Avezzano. I finanzieri della compagnia di Avezzano e del servizio investigativo criminalità organizzata di Roma hanno eseguito un provvedimento emesso dal giudice Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del pubblico ministero di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato. Oltre a confermare il precedente provvedimento dello scorso aprile che aveva portato al sequestro anticipato dei beni appartenenti alle famiglie De Silva e Morelli per circa cinque milioni di euro, ha disposto nei confronti di 10 componenti delle due famiglie, l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 5 anni. La decisione, come previsto dalla normativa antimafia, è il risultato delle indagini condotte negli ultimi anni dalle Fiamme Gialle di Avezzano con ripetuti arresti e denunce nei confronti di una ventina di membri dei due clan per i reati di usura, estorsione, spaccio di stupefacenti e ricettazione. Parallelamente è stata approfondita l’indagine di tipo finanziario. E’ stato così dimostrato l’evidente sproporzione tra il tenore di vita dei componenti delle due famiglie che, occultando gli ingenti patrimoni, dichiaravano redditi pressoché nulli. Tali circostanze hanno portato gli investigatori a ritenere che le due famiglie avezzanesi traessero i loro mezzi di sostentamento con i proventi delle attività illecite e che siano persone pericolose per la sicurezza pubblica, in quanto dediti quotidianamente a compiere reati che offendono e mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.