Avezzano. È stata denunciata una donna, 53enne di Avezzano, per aver introdotto la droga, divisa in dosi, all’interno del carcere, consegnandola al nipote detenuto, tramite un colloquio tra familiari. Gli agenti della polizia penitenziaria, però, se ne sono accorti e hanno intercettato la sostanza stupefacente prima che il detenuto rientrasse in cella. La donna ora deve rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti, medesima accusa che è stata rivolta anche al nipote detenuto, un 34enne originario di Roma ma domiciliato ad Avezzano.
La droga, dal momento che era già divisa in dosi in diversi involucri, con ogni probabilità era destinata allo spaccio all’interno del carcere. I fatti risalgono a due giorni fa, quando la 53enne avezzanese si è recata al carcere di Viterbo per fare visita al nipote detenuto. Durante il colloquio, un agente della polizia penitenziaria, addetto alla videosorveglianza, ha notato un movimento sospetto tra i due, come se la donna si fosse spinta in avanti con il corpo per coprire qualcosa che stava consegnando all’uomo.
Dalla perquisizione scattata al termine del colloquio tra i due, sono spuntati fuori degli involucri che il giovane nascondeva nei pantaloni. In particolare all’interno di una tasca della tuta, è stata rinvenuta della sostanza stupefacente, circa un etto di hashish porzionata accuratamente in dieci bustine di cellophane.
La donna ha nominato l’avvocato di fiducia Mario Del Pretaro, del foro di Avezzano. Alla fine delle procedure è stata denunciata a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti ed è stata rilasciata in attesa della decisione della magistratura. Il giovane detenuto che ha ricevuto la sostanza stupefacente, difeso, invece, dall’avvocato Gianluca Presutti, è indagato per illecita detenzione.