Ovindoli. Continua il botta e risposta in seno all’amministrazione comunale di Ovindoli per la questione dell’assegnazione dei pascoli montani. Dopo la replica del sindaco Angelosante, i consiglieri dell’opposizione diramano una nuova nota. “Purtroppo dobbiamo prendere atto che le 2 ore di presenza settimanale, il martedì pomeriggio dalle 15 alle 17, del Sindaco ad Ovindoli, ore durante le quali bisogna: Presiedere il Consiglio Comunale; Presiedere la Giunta Comunale; Ricevere i cittadini; Interagire con gli amministratori; Confrontarsi con i funzionari; Svolgere le normali attività amministrative e fare il sindaco non sono sufficienti al nostro “supersuperprimocittadio” per approfondire le tematiche che riguardano la vita amministrativa di Ovindoli e dare risposte esaustive ai cittadini: ci dispiace ribadire”, continuano gli esponenti del gruppo consiliare Ovindolioltre, “che, anche nella risposta, come suo solito, il caro Sindaco non ha centrato il “nocciolo della questione”: innanzitutto le delibere di Giunta relative all’assegnazione dei pascoli dell’amministrazione precedente sono rimaste identiche negli ultimi 5 anni 2011-2016 (a tal proposito, considerato il lasso di tempo trascorso, vogliamo avvisare il sindaco che continuando a guardare indietro rischia il torcicollo!). Diversamente da quanto sostiene il sindaco, l’amministrazione precedente, di cui l’attuale primo cittadino di Ovindoli era un componente attivo e partecipante, appena avuta l’anteprima delle nuove disposizioni della regione Abruzzo in merito ai Pascoli, aveva fatto delle riunioni con tecnici ed allevatori, annunciando la stesura di un nuovo piano di riparto, da realizzarsi nel corso del 2016, quando sarebbero uscite le disposizioni definitive!”
Proprio ciò che non è stato fatto da Simone Angelosante, che ha aspettato 2 anni, riducendosi a fare il nuovo piano di riparto 30 giorni prima della scadenza delle domande 2018, piano redatto in soli 10 giorni, con le conseguenze da noi annunciate prima, e , grazie a Dio, evidenziate appena dopo, obbligando la giunta a correre ai ripari e facendo trascorrere 2 settimane di angoscia a “quasi tutti gli allevatori”. Da qui abbiamo voluto evidenziare “il pasticcio”, dovuto alla fretta per la mancata organizzazione, al mancato confronto con gli allevatori, alla inesperienza di chi è stato politicamente incaricato di redigere il piano, e soprattutto alla totale assenza del sindaco che, nonostante i proclami, lo ribadiamo, è presente in comune solo due ore a settimana, tempo non sufficiente ad evitare che i pochi atti politico-amministrativi messi in campo debbano essere continuamente aggiustati e/o modificati. (per fortuna che nell’ultimo caso è intervenuto un assessore per sistemare le cose “in estremis”). Avremo modo a breve di presentare un bilancio di metà mandato di questa inconcludente amministrazione, ci preme solo evidenziare che, a distanza di 2 anni dall’insediamento dell’amministrazione Simone Angelosante, non sono pervenute alla cittadinanza ovindolese iniziative degne di rilevanza! Nel frattempo”, concludono Marco Iacutone, Pino Angelosante e Angelo Ciminelli, “ci riteniamo soddisfatti di aver contribuito ad evitare che molti allevatori ovindolesi perdessero contributi regionali senza un apparente reale motivo”.