Avezzano. I pendolari marsicani sono diventati ormai i protagonisti delle odissee dell’era moderna. Ogni giorno salgono sui treni centinaia di cittadini che si spostano verso la capitale o verso la costa per lavoro o per studio. I disagi però non mancano. Da giorni la linea ferroviaria è in tilt a causa di un guasto alla rete elettrica tra Carsoli e Avezzano e i pendolari marsicani che ogni giorno vanno a Roma per lavoro o per studio sono costretti a usare mezzi a diesel letti e sporchi. Due malcapitati avezzanesi Fabio Macchia e Melissa Buffone ieri mattina sono partiti da Avezzano in direzione della costa. Dal momento che andavano verso Pescara, non credevano di incappare nei disagi, ma non è andata così. “Oggi (ieri per chi legge) 30 aprile 1914 siamo in viaggio con i moderni treni di Trenitalia per dirigerci da Avezzano a Pescara. 133 chilometri e tempo previsto per arrivare di 2 ore e 20 minuti, ad una velocità media di 57 chilometri all’ora circa”, hanno raccontato i due viaggiatori, “è uno dei primi treni diesel messi in circolazione ed è un pò meno rumoroso del treno a carbone, ma emette un forte odore di gas di scarico all’interno del vagone passeggeri. Però sicuramente si sta meglio che nel vagone merci”. La disavventura dei passeggeri di Trenitalia è iniziata ad Avezzano quando sono saliti su un treno datato che camminava molto lentamente come tutti i convogli in viaggio sulla Roma-Pescara negli ultimi giorni. “Molto accurata è la pulizia in quanto, a parte le penne di piccione sui sedili e qualche briciola, non sembra trasportare zecche”, hanno continuato Fabio e Melissa, “appena partiti ci comunicano che a Sulmona avremmo cambiato “materiale”. Non conoscendo il gergo ferroviario abbiamo supposto che il materiale da cambiare fosse il combustibile, ripassando dal diesel al carbone. In realtá veniamo catapultati nel 2014 dove cambiamo treno (ecco cos’era il materiale da cambiare). Questo è elettrico ma ha comunque accumulato ritardo. Così arriviamo a Pescara dopo due ore e mezzo, poco più del tempo necessario per arrivare da Roma a Bologna con il Freccia rossa”.