Avezzano. Un banale incidente di un assolato pomeriggio di mezza estate ha spezzato la vita di Andrea Tabacco, un giovane mite e sorridente di 27 anni nel pieno dell’energia e con uno sguardo proiettato al futuro. In un secondo quella luce che Andrea cercava in fondo al tunnel delle corse in moto, dei suoi viaggi è improvvisamente diventato buio.
Una triste realtà. Una tragedia che scovolge la comunità giovanile marsicana. Andrea era molto conosciuto per la sua passione: le moto che deteneva come un gioiello e che guidava con grande prudenza e professionalità. Amava anche gli animali questo giovane e la sua amata famiglia. Un quadro di vita normale, di una famiglia che lavora e che cerca di togliersi qualche soddisfazione con apprezzato garbo ed onestà.
Andrea amava anche la natura, apprezzava le sfumature dell’ambiente che ci circonda, e riusciva a trasmettere a tutti una buona dose di ottimismo. Ma ciò che lascia basiti, e che fa accapponare la pelle, oltre la tragedia in sè che colpisce nel cuore, è il messaggio che proprio dal cuore di questo ragazzo è stato scritto in forma pubblica al proprio padre Raffaele in occasione del suo compleanno che ricorre proprio oggi. Non gli bastava l’augurio da rivolgere in casa, Andrea è voluto uscire pubblicamente con un riconoscimento che qualsiasi genitore avrebbe letto con grande commozione:
“Sei tornato bambino solo per poter essere mio compagno di giochi. Sei stato il mio migliore amico nei momenti bui e da sempre mi proteggi. Ti devo tanto, ma partirò con un enorme grazie! Tantissimi auguri di buon compleanno papà”
e poi il tag specifico per Raffaele Tabacco che è andato a finire in pubblica sulla bacheca facebook. Questo accadeva praticamente a mezzogiorno, poco prima di un pranzo consumato in famiglia ed in un clima di festa per il traguardo raggiunto dal genitore.
Sulla bacheca di Raffaele, si susseguono i tanti auguri degli amici, e che poi si interrompono d’improvviso.
Nessuno ha più il coraggio di scrivere nulla. Non vi sono parole che possano commentare quanto accaduto, e soprattutto le parole che Andrea ha rivolto a quel padre che lo ha sostenuto nelle sue scelte. Ti devo tanto ma partirò con un enorme grazie. Rileggendo queste parole anche dal cuore più duro escono lacrime a sangue.
Il dolore di un ragazzo che già non è più, ma il dolore di un padre, di una madre e di una famiglia intera che improvvisamente si ritrovano l’anima spaccata, una giornata che sembra mostrarci tutto il contrasto del bianco e del nero, di come l’uomo non sia poi nulla. Un destino sicuramente crudele, difficile da accettare, difficile trovare consolazione in una situazione drammatica di questo genere. Una uscita per le vie della sua città che tanto amava: Avezzano, ed in via Pertini nel pieno pomeriggio il tragico impatto.
La vita di Andrea termina su quella moto tanto amata dove era seduto in sella, il viaggio è finito sulla terra, ma l’anima ora è partita sicuramente verso un’altra dimensione dove potrà, speriamo, intercedere e proteggere lui la sua famiglia, gli amici, la desolazione che la tragicità di questo incidente porta con sè.
Un commiato che poteva annunciare l’imminenza di un viaggio, di una vacanza. E che è stato un addio. Rileggendo le parole immaginiamo il padre che tutti vorrebbero avere: l’amico che lo ha sostenuto nei momenti difficili e che da sempre lo ha protetto. Ora sarà lui a dover proteggere tutti dall’altra parte.
Riposa in pace stella del cielo.