Avezzano. Parte la grande battaglia per la difesa del Tribunale con un nuovo Comitato pronto a far valere i diritti della Marsica. Il nuovo organo di lotta è composto da cittadini, da istituzioni e da ordini professionali. Ieri mattina, nella sala consigliare del Comune di Avezzano, è stato reso noto il piano operativo ma non il programma delle iniziative che saranno annunciate a breve. Il “Comitato pro referendum sulla geografia giudiziaria” è stato fondato dal COmune di Avezzano nelle vesti del sindaco, dal presidente dell’ordine degli avvocati, Sandro Ranaldi, e da quello dell’ordine dei commercialisti ed esperti contabili, Agostino Barbati. Come obbiettivo principe, quello di arrivare all’abrogazione della riforma che prevede la chiusura dei Tribunali in tutta Italia, tra cui figura quello di Avezzano. Il consiglio direttivo eletto nella prima assemblea è composto da Agostino Barbati, Roberto Guanciale, Annunziata Morgani, Antonio Carlini. Sarà guidato dal presidente Fabiana Contestabile che nel corso dell’incontro ha sottolineato l’intenzione di promuovere una serie di iniziative finché il risultato di salvare il tribunale non sarà ottenuto. L’ordine degli avvocati di Avezzano è stato il promotore dell’iniziativa che ha coinvolto diverse regioni italiane dove ci sono casi di tribunali a rischio. Avezzano, infatti, è stato capofila dell’iniziativa referendaria con un documento stilato dall’avvocato Mario Petrella. Provvedimento approvato oltre che dalla Regione Abruzzo anche dai Consigli regionali di Marche, Puglia, Calabria, Basilicata, Campania, Liguria, Friuli e Piemonte. Secondo il primo cittadino, Gianni Di Pangrazio, “Avezzano si candida così a essere una città referendum e questo deve essere un modello da portare avanti anche sulle altre problematiche come sanità e trasporti. Il primo passo”, ha spiegato il sindaco, “sarà quello di avviare una serie di incontri con i sindaci della Marsica”.