Avezzano. Presentato ieri il progetto mobilitaesicurezzaavezzano.it attraverso il quale il Comune di Avezzano potrà raccogliere i suggerimenti dei cittadini sul restyling del centro città e sull’isola pedonale permanente. Il sito, realizzato dal centro di ricerca per il trasporto e la logistica dell’università la Sapienza di Roma, è stato presentato agli studenti e alle associazioni dal sindaco, Gianni Di Pangrazio, dall’assessore, Daniela Stati e dall’ingegner Luca Persia. Il progetto Sicura 2, già in uso in molte città europee, è tutto incentrato sul coinvolgimento della cittadinanza (crowdsourcing). Nelle prossime settimane verrà presentato nelle scuole per coinvolgere ragazzi e docenti. “Porteremo nelle scuole dei formatori”, ha commentato l’assessore Stati, “a parlare di sicurezza stradale e mobilità sostenibile”. Entusiasti gli addetti ai lavori pronti a dire la loro sul sito aperto dall’amministrazione comunale. “La nostra idea è quella di un discorso partecipato e soprattutto con tanti giovani”, ha precisato il sindaco Di Pangrazio, “grazie alla partecipazione del professor Persia siamo riusciti a creare tutto questo a titolo gratuito e lo ringraziamo. Sarà uno strumento utile per conoscere quello che pensano e soprattutto quello che vorrebbero i cittadini di Avezzano e della Marsica intera”. Il portale sarà lo strumento utile per capire come poter cambiare il centro alla luce della sentenza del Tar che impone la chiusura della “crocetta” alle auto. “Questa forma di gestione della cosa pubblica viene fatta con il coinvolgimento della cittadinanza in paesi più evoluti del nostro”, ha affermato Persia, “ora dobbiamo fare un passo avanti e applicare anche ad Avezzano questo piano. Il progetto che abbiamo pensato per Avezzano si chiama “Sicura 2″ e pensa non solo alla sicurezza ma anche al coinvolgimento dei cittadini. Il Crowdsourcing è un gioco che interessa molti e per questo abbiamo sviluppato il portale che pubblicizzeremo nelle scuole e nelle sedi delle associazioni. Creeremo poi un database e faremo un monitoraggio del processo con i partecipanti. Ci sono molti esempi oggi come questo nei paesi anglosassoni e in America”.