Tagliacozzo. Una delle risorse principali del Belpaese è sicuramente il turismo. La fabbrica più grande dell’Italia che produce ogni anno migliaia di euro di fatturato senza però avere delle linee guida ben definite da seguire. Solo nell’ultimo anno sono stati 91 milioni gli stranieri che hanno visitato l’Italia, il 6% in più che nel 2016, spendendo complessivamente il 7,7% del 2016, e superando di fatto i 39 miliardi di euro. L’Italia si conferma la quinta potenza al mondo per le entrate mondiali da turismo internazionale, ma come sfruttare tutto questo patrimonio? Purtroppo ci si è accorti troppo tardi che il turismo era qualcosa che poteva offrire un reddito e soprattutto qualcosa che, se ben sfruttato, poteva avere degli sbocchi professionali superiori a qualsiasi altro settore.
Tanti sono stati negli anni infatti i master, i corsi e gli approfondimenti di ogni genere che hanno spinto i giovani che volevano avvicinarsi al mondo del turismo a frequentarli per avere delle nozioni base dalle quali partire. Tutto ciò, però, non ha permesso agli aspiranti imprenditori del turismo di avere una vera e propria formazione per sfruttare gli insegnamenti nella vita di tutti i giorni. La Marsica, nonostante le difficoltà riscontrate nel corso degli anni, offre tantissime bellezze e risorse che andrebbero sfruttate al meglio.
Anche qui però il problema è sempre lo stesso: chi ci spiega come si fa? A Tagliacozzo, uno dei borghi più belli d’Italia da sempre capitale del turismo marsicano, è nata da qualche anno proprio una scuola che vuole avvicinare i giovani al mondo del turismo e fargli acquisire delle competenze spendibili nello sviluppo locale del settore. Una scuola che, nel corso degli anni, si è sviluppata sempre più fino a raggiungere obiettivi importanti non solo a livello territoriale e regionale ma anche a livello internazionale. L’Istituto Tecnico Economico ad indirizzo Turismo “Argoli”, infatti, ha nel suo Dna l’obiettivo di formare i giovani per far sì che possano un domani operare anche a livello territoriale e valorizzare quelle risorse che la nostra terra offre e che fino ad ora sono rimaste in ombra.
Non solo, quindi, lezioni di italiano, storia e geografia, ma anche lingue, per poter rispondere alla domanda che arriva dai turisti internazionali; economia, per poter gestire un’azienda, e poi diritto e informatica per far sì che si possano avere le nozioni base per intraprendere un lavoro autonomo nella più grande fabbrica italiana. Una scuola, quindi, che ha un obiettivo ben preciso e lo persegue anche attraverso attività extracurriculari come stage formativi, focus mirati, progetti di alternanza scuola lavoro, e tante altre attività che la dirigente scolastica Patrizia Marziale ogni anno pianifica insieme al suo staff. I ragazzi, che durante le lezioni studiano ben tre lingue possono mettere in pratica subito quello che hanno imparato diventando loro stessi testimonial della loro scuola e della terra in cui sono nati.
I ragazzi, grazie alle iniziative intraprese dall’Istituto in partnership con amministrazioni comunali, agenzie turistiche ed enti sovracomunali, possono capire fin dai primi anni qual è la loro strada e perseguirla con l’aiuto dei docenti che si trasformano in vere e proprie guide. Per scoprire da vicino l’attività didattica verranno organizzati degli appuntamenti tematici dove a parlare non saranno i libri o i docenti ma direttamente gli studenti che, passo dopo passo, stanno disegnando il loro futuro e quello di questo Paese.
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