Avezzano. Anche le aziende del nostro territorio, come quelle del resto d’Italia, senza protestare, hanno accettato una chiusura gravosa, ma necessaria, nella convinzione che la salute pubblica sia la priorità assoluta. Sono trascorsi circa due mesi da quando gran parte delle imprese sono chiuse. Senza clienti, senza incassi, ma con dipendenti, contributi, tasse, affitti, bollette, mutui ed impegni pregressi. La situazione può diventare esplosiva, con risvolti non solo economici, ma anche sociali e umani pesantissimi. È ormai chiaro a tutti che, almeno per qualche tempo, dovremo convivere con il Coronavirus. Per questo è importante avviare velocemente la riapertura delle attività, dotandosi di idonee misure di sicurezza. Confesercenti, a tutti i livelli, nazionale, regionale e locale, sta partecipando attivamente alla discussione sulla riapertura delle attività lavorative e sulle opportune misure di sicurezza da adottare.
Tutti i Comuni, soprattutto i più grandi ed Avezzano in questo ha fatto da apripista, hanno avviato tavoli di confronto permanete con le imprese del territorio, per iniziare a pianificare la cosiddetta “fase 2”.
“Per quel che riguarda il settore dell’acconciatura e dell’estetica, Confesercenti Immagine e Benessere ha le idee ben chiare sugli interventi e le misure necessarie per affrontare la fase di riapertura e permettere alle aziende di ripartire”. Ad affermarlo sono Figliolini Filiberto, punto di riferimento del settore, nonché Responsabile Nazionale degli Acconciatori di Confesercenti Immagine e Benessere ed Arianna Pulsoni, Coordinatrice del settore Estetica di Confesercenti Abruzzo.
“Le nostre imprese sono pronte e ripartiranno nel rispetto di tutte le misure di sicurezza che si renderanno necessarie, prima di questo però, per garantire un futuro alle nostre attività”, attaccano Figliolini e Pulsoni, occorre un intervento straordinario dei Comuni sulle imposte e tasse locali”.
I due rappresentanti di categoria, ricordano come già il 12 marzo, ad appena pochi giorni dall’inizio della pandemia, Confesercenti Abruzzo lanciò un appello a tutti i sindaci abruzzesi, chiedendo la sospensione del pagamento di Tari, Imu, dei canoni di occupazione del suolo pubblico e di ogni altra tassa locale. Appello raccolto da molti Comuni, anche nel nostro territorio provinciale.
Abbiamo apprezzato la disponibilità dei sindaci, ma ora, dopo oltre quaranta giorni di chiusura delle attività, chiediamo, anche a livello comunale, un aiuto più incisivo per le categorie che rappresentiamo. Ora ci vuole altro. Per la nostra categoria, benché temporaneamente sospesi o rinviati, soprattutto TARI ed IMU, rendono cupo l’orizzonte. È illusorio ritenere che le nostre imprese siano in grado di fare fronte a determinati costi con un semplice posticipo di pochi mesi rispetto alla naturale scadenza”.
“Per questo, sulla scorta di quanto fatto ieri da Confesercenti Abruzzo, con una nuova richiesta all’Anci regionale, stiamo chiedendo alle amministrazioni comunali la cancellazione totale di una serie di imposte e tributi. Siamo consapevoli”, proseguono Filiberto Figliolini ed Arianna Pulsoni che, molte amministrazioni comunali, senza un intervento da parte del governo nazionale, hanno difficoltà con il loro bilancio a rispondere alle esigenze delle piccole imprese che vogliono vedersi non solo sospesi ma anche in parte annullate le imposte locali. Ma occorre farlo e farlo subito, altrimenti si salvano i bilanci dei comuni ma si affossano definitivamente quelli delle imprese. Per questo, chiediamo al Commissario del Comune di Avezzano, al sindaco dell’Aquila ed a tutti i primi cittadini del territorio, di depennare TARI e IMU almeno per il periodo di chiusura delle attività ed uno sconto del 50% per i mesi successivi fino a fine anno.
In merito alla imminente fase 2 ed alle condizioni di sicurezza che vanno garantite agli operatori ed ai clienti, ci siamo già confrontati con la categoria ed abbiamo elaborato una serie di proposte per consentire la riapertura dei saloni di acconciatura e dei centri estetici nel rispetto delle misure igienico-sanitarie ed attraverso una rimodulazione delle modalità di lavoro, tali da assicurare una ripresa in completa sicurezza.
Per fare questo, ci vorranno investimenti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che, speriamo le nostre imprese possano affrontare con un’importante sostegno pubblico. In proposito”, concludono i rappresentanti di Confesercenti Abruzzo, Figliolini e Pulsoni, “la nostra organizzazione è impegnata perché la Regione faccia uno sforzo in questo senso, integrando l’attuale previsione del governo di un credito d’imposta per i costi della sola sanificazione del 50%. Inoltre, ad ore, dovrebbe essere emanato un bando della Camera di Commercio dell’Aquila, con la previsione di un contributo a fondo perduto per le spese che le aziende dovranno sostenere per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e per l’adeguamento dei locali alle norme di sicurezza che si andranno a definire per la riapertura delle attività”.