Avezzano. “E’ doveroso ringraziare tutti coloro che si sono adoperati in questa situazione di emergenza”, dichiara il direttore della CNA Pasquale Cavasinni, “il Prefetto e le altre istituzioni, amministratori, consiglieri comunali, protezione civile, croce rossa, vigili del fuoco, carabinieri, polizia locale e volontari che in questi giorni di difficoltà per via dell’abbondante nevicata si sono resi disponibili e hanno agito per la collettività. Al contempo non si può fare a meno di osservare che, ancora una volta, tale situazione ha messo in evidenza, oserei dire drammaticamente, tutti i limiti nell’affrontare situazioni di crisi, si straordinarie, ma non inaspettate perché con largo anticipo previste e non particolarmente catastrofiche. Ad Avezzano, dopo le scuse del Sindaco ai cittadini dell’anno scorso per non essere riusciti ad intervenire tempestivamente, che fine ha fatto il tanto declamato piano neve 2012? Non deve interessarci una polemica sterile e fine a se stessa, ma questa nevicata ci deve mettere in guardia. I disagi e, purtroppo, anche le sciagure da essa provocate devono indurre chi di dovere e per quanto di competenza almeno a preoccuparsi per il futuro per quello che potrebbe accadere in situazioni veramente d’emergenza! D’accordo la nevicata è stata abbondante, ma a distanza di quattro giorni ancora è tutto troppo fermo anche nella nostra città che non è un paesino a duemila metri d’altitudine. I danni provocati in termini economici sono ingenti come altrettanto lo sono i disagi e le difficoltà che ancora permangono per famiglie ed imprese. Ancora una volta, purtroppo, possiamo solo prendere atto che questa bufera passerà forse solo grazie al sole o al rialzo delle temperature. Gli interventi per alleviare i disagi della popolazione sono stati effettuati solo grazie al buon senso e al senso di responsabilità delle persone e strutture preposte e non, senza un vero piano e con scarsa coordinazione. Tutto ciò è inaccettabile. I cittadini e le imprese non possono continuare a subire gli effetti devastanti degli eventi meteorologici per via di scelte sbagliate o insufficienti a gestirli. Siccome non ci interessa individuare capri espiatori o colpevoli, ci permettiamo di chiedere con forza e determinazione agli amministratori locali di compiere immediatamente delle scelte politiche atte a garantire, attraverso la razionalizzazione delle spese, gli investimenti necessari per organizzare preventivamente le strutture ed i mezzi necessari per intervenire immediatamente e con efficacia in situazioni similari che potrebbero ripresentarsi. I soldi non ci sono? Ecco perché bisogna fare delle scelte altrimenti sarebbe tutto molto più facile. Noi, per esempio, riteniamo che forse si potrebbe contenere qualche spesa e creare un piccolo tesoretto da investire per organizzare le attività di prevenzione e gestione delle emergenze relative alle calamità naturali.”