Ovindoli. Istituzione di un nuovo assetto del Parco Sirente Velino bloccata in regione. Arriva l’appello dell’ex presidente Simone Angelosante che chiede che venga prevista anche una adeguata copertura finanziaria e che siano previste agevolazioni fiscali ai residenti. In questi giorni è infatti in discussione in consiglio regionale una ennesima legge di modifica del Parco regionale. Tale legge si è impantanata però sulla composizione degli organi di gestione e su eventuali e inutili riperimetrazioni, in un momento di grave difficolta economica per l’ente che ormai con il fondo ordinario riesce a malapena a garantire lo stipendio ai dipendenti e a coprire le spese di gestione della sede. Mancano infatti i fondi necessari per l’indennizzo dei danni da fauna selvatica e per la protezione e il miglioramento degli habitat attraverso il cofinanziamento obbligatorio degli eventuali fondi comunitari. “Il sentire comune delle popolazioni residenti”, afferma Angelosante, “con questo assetto economico è quello di vedere il Parco solo come una fonte di vincoli senza alcuna altra prospettiva. Questo sentire alla lunga porterà alla morte dell’area protetta stessa. Per questo motivo e per riavvicinare il Parco alle popolazioni locali chiedo con forza che questa volta, nella modifica della legge istitutiva vengano inserite delle norme finanziarie che prevedano una defiscalizzazione delle accise regionali su gas da riscaldamento e su bolli auto per i cittadini residenti nei Comuni all’interno dell’area protetta”. Queste azioni, secondo Angelosante, “favorirebbero una maggiore concordia tra popolazioni locali e Parco con il risultato finale di una sinergia che non può che favorire la tutela ambientale. ed aiuterebbe il ripopolamento della montagna. Agevolazioni fiscali che, visto l’esiguo numero di abitanti, non produrrebbero alcun danno sulle finanze regionali”.