Pescasseroli. Un Ferragosto di fuoco non solo per il gran caldo e le presenze record. Nel Parco Nazionale, accanto al via vai di auto, escursionisti improvvisati e turisti in cerca di avventura, si alza una protesta singolare: quella degli orsi. “Stufi, sconcertati e allibiti dai comportamenti degli umani”, gli orsi marsicani hanno deciso di farsi sentire con un messaggio netto e senza giri di parole: “Tourist go home!”.
Nel cuore della stagione estiva, alla vigilia di Ferragosto, il Parco Nazionale vive giorni di grande affluenza. Escursionisti, famiglie e turisti affollano sentieri, paesi e aree naturali, “non sembra mancare niente e nessuno al classico copione estivo”.
Eppure, accanto al fermento della stagione, dal Parco arriva un richiamo forte e insolito. Gli orsi marsicani, simbolo dell’area protetta, diventano voce di un appello rivolto a tutti i visitatori. “Sembra infatti che gli orsi si siano organizzati e costituiti in comitato per protestare contro i comportamenti dei turisti, spesso non adeguati a un territorio speciale che è anche casa loro”.
Il comunicato sottolinea come molti visitatori affrontino i sentieri impreparati, “salendo addirittura in ciabatte fino a 2000 metri, urlando, uscendo dai percorsi autorizzati o facendo il bagno nei ruscelli”.
Non manca una critica diretta all’assedio fotografico: “Sono stufi di essere paparazzati in ogni loro piccola e fugace uscita pubblica. Loro ogni volta che incontrano un umano si fanno gli affari propri con discrezione e rispetto, non si mettono a inseguirli per fargli le foto”.
Altro punto critico riguarda il rapporto con la fauna selvatica: “Sono sconcertati nel vedere gli umani che si avvicinano ai cervi, alle volpi per dargli da mangiare: non è un comportamento rispettoso degli animali selvatici. Loro non hanno bisogno di noi umani!”.
Il tono si fa ancora più deciso con lo slogan immaginato dagli orsi stessi: “Tourist go home!”. Una presa di posizione simbolica che, come spiegano dal Parco, “non lascia scampo a interpretazioni”.
Eppure, la soluzione non è drastica né impossibile. “Basterebbe davvero poco per far cambiare idea agli orsi”, chiarisce il comunicato. Le regole sono semplici: camminare con rispetto, non inseguire gli animali, non dare cibo alla fauna, raccogliere i propri rifiuti e riportarli a casa.
“Alla fine della fiera, non chiedono molto” conclude il Parco, “perché basterebbe comportarsi come un orso, per vivere il Parco alla giusta maniera. Allora, oggi, domani e sempre, quando venite al Parco SIATE ORSI”.
Un invito forte e chiaro, che non è soltanto un monito ma anche un gesto d’accoglienza: chi saprà rispettare Natura e animali sarà sempre il benvenuto tra montagne, valli, boschi e paesi del Parco.