L’Aquila. “Ancora una volta la Giunta Marsilio si prepara a distribuire risorse pubbliche con la solita legge omnibus, lo strumento usato ormai da sette anni per elargire fondi all’ultimo momento e secondo logiche di convenienza politica. Questa volta l’emendamento “e ulteriori disposizioni” viene aggiunto alla legge sulle cooperative sociali che diventa il veicolo normativo dove aggiungere di tutto. Un metodo inaccettabile, che svilisce il ruolo del Consiglio regionale e cancella ogni principio di trasparenza, programmazione e parità di accesso”, lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico, Silvio Paolucci, commentando le anticipazioni sull’ennesimo provvedimento che il governo regionale si appresta a varare nelle prossime ore.
“Dal cilindro stavolta esce una vera e propria manovrina, incastonata negli emendamenti alla solita legge omnibus che nasconde un intervento finanziario da 8,5 milioni di euro, di cui quasi 5 milioni di nuove entrate, metà delle quali derivanti dall’applicazione dell’avanzo vincolato da accantonamenti di Abruzzo Progetti e metà da presunte maggiori entrate, aggiunge Paolucci. Si tratta di risorse quelle per Abruzzo Progetti che non possono essere destinate perché destinate alla liquidazione della liquidazione di una società che infine non è stata liquidata e che quindi devono tornare alla piena disponibilità dell’Ente. Le altre risorse vengono prevalentemente utilizzate per l’Agenzia della Protezione Civile, per le utenze e per il Giro d’Italia già svolto con una modalità di procedere che non è consentita e che dovrebbe essere attenzionata dagli organi competenti. Con le ristrettezze che abbiamo e le prospettive di bilancio catastrofiche per il 2026, questo modo di procedere è irresponsabile e dannoso. È necessario ridefinire le priorità e non disperdere fondi pubblici con logiche spartitorie. Per sette anni la destra di Marsilio ha governato l’Abruzzo a colpi di provvedimenti dell’ultim’ora, impedendo all’opposizione di esercitare il proprio ruolo di verifica e controllo sull’uso delle risorse pubbliche.
Il punto è proprio questo, conclude Paolucci : hanno urgenze, grandi, lo vedremo con il bilancio 2026 quanto saranno imponenti e gravi, ma non un progetto per venirne a capo. Il Bilancio di previsione del 2026 si prepara a iscrivere tagli per oltre 120 milioni di euro che derivano dalla copertura pluriennale dei deficit sanitari del 2023 del 2024 e dal patto di stabilità a firma Meloni cui si aggiungono Le coperture previste dal Programma Operativo della Sanità 2025/2027. Totale oltre 120 milioni da trovare. Governano sull’onda dell’emergenza e del consenso immediato, senza una strategia di sviluppo, senza programmazione e senza visione di futuro. È così che l’Abruzzo è scivolato in fondo a tutte le classifiche, da quelle sociali a quelle economiche, perdendo competitività, servizi e opportunità. Serve un cambio radicale: trasparenza, pianificazione e una gestione delle risorse che premi il merito e non le appartenenze politiche. Un esecutivo che ha prodotto tagli enormi nel Settore Sanitario che non riesce più a dare risposte adeguate ai cittadini abruzzesi. A questi tagli all’interno della sanità si sommano più tasse e tagli draconiani per tutti gli altri settori della Regione. Questo è il bilancio di un fallimento politico e gestionale totale”.








