Pescina. “Dopo il danno dei tre mesi di chiusura dei reparti di emergenza degli ospedali di Pescina e Tagliacozzo durante l’emergenza Covid, oggi arriva la beffa, della riapertura 8-20 di un servizio che di sera non sarà a disposizione della comunità, sempre più allo sbaraglio la gestione sanitaria della Giunta di centrodestra”, denuncia il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci.
“Nel mentre varano provvedimenti che fanno arrivare oltre 100 milioni di richieste transattive dalla sanità privata decidono di limitare a 12 ore la riattivazione della rete di emergenza in piena Fase 2, col rischio che alla fine si decida di chiudere” avverte l’ex assessore Paolucci “nel frattempo per cittadini e utenti si producono solo disagi, perché per saranno costretti a rivolgersi ad Avezzano, con un aggravio di tempi e rischi che la sanità del territorio non può permettersi. I servizi potevano essere potenziati anche nell’organico, programmandone lo sviluppo futuro durante il periodo di stop, ma ciò non è avvenuto.
Le coperture per farlo esistono, visto che è stato possibile confezionare una norma del valore di centinaia di milioni per favorire componimenti bonari. Manca la volontà che non può essere solo rivolta agli stipendi di manager della sanità e a quelli dei dirigenti della struttura. La Regione ha ritenuto persino prioritario arruolare un personal shopper della sanità, tralasciando di assumere unità preziose da destinare all’organico dei suoi reparti più sensibili e a servizio di zone interne con un bacino d’utenza capace di fare almeno 14.000 accessi l’anno presso i due Punti di primo intervento.
Una linea che la maggioranza di governo sta portando avanti con le strutture di tutta la regione, promuovendo una politica scollegata dalla programmazione che è e resta del tutto inesistente”.