Avezzano. Un boato e poi il fumo. Si sono svegliati così all’alba di ieri i residenti di una palazzina di via Poppedio, una traversa di via Marcantonio Colonna. Avvisati dai vicini si sono resi conto di quello che stava accadendo e sono fuggiti di casa di corsa. Alla base dell’incendio ci sarebbe stato un malfunzionamento della caldaia al piano seminterrato, oppure una scintilla che ha innescato il rogo. Ci sono stati momenti di concitazione perché il fuoco aveva oramai invaso tutti i locali nel piano seminterrato ed era impossibile fermare le fiamme. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Avezzano che si sono subito messi al lavoro per evitare che il fuoco raggiungesse la parte alta della palazzina e quindi il tetto. Le operazioni di spegnimento sono durate diverse ore, quando le fiamme sono state domate. L’intero quartiere si è mobilitato per aiutare gli inquini e per dare manforte alle famiglie costrette la lasciare casa. Hanno cercato accoglienza da parenti e amici in attesa che le abitazioni vengano risistemate. “Ho visto il fuoco che usciva dalle finestre che si trovano ad altezza della strada”, ha raccontato il signor Giuseppe, pensionato e vicino di casa, “ho pensato subito alla caldaia che si trova in quei locali e che alimentava entrambi gli appartamenti. Forse qualcosa non ha funzionato e l’impianto è andato in tilt. Fortunatamente nessuno si è fatto male, e questa è la cosa più importante”. Le persone che erano in casa, tra cui un carabiniere che aveva lavorato tutta la notte, sono riusciti fuggire in tempo e ad allontanarsi dalle zone a rischio, mettendosi poi al lavoro per spegnere il fuoco. Se l’incendio fosse avvenuto di notte le conseguenze sarebbero potute essere peggiori. “Ho visto il fumo dalla finestra di casa”, ha raccontato il giovane che ha chiesto l’intervento del 115, “ho chiamato subito i vigili del fuoco perché era chiaro che si trattava di qualcosa di grave”.