Avezzano. Praticavano servizi abusivi di pagamento e servizi postali, ma sono stati scoperti e l’attività sequestrata nell’ambito dell’operazione denominata “Lost pay”, condotta dalla guardia di finanza e coordinata dalla Procura di Palermo. Un ufficio di posta privata è stato sequestrato ad Avezzano e altri anche nelle province di Palermo, Messina, Catania, Trapani, Agrigento, Roma, Macerata, Lecce, Reggio Calabria e Modena. In totale sono stati sequestrati quasi 180 conti correnti utilizzati per il deposito delle somme illegittimamente incassate (circa 30 milioni in 18 mesi) tramite i pagamenti dei bollettini. L’indagine parte da una serie di denunce presentate alle Fiamme gialle del capoluogo siciliano da cittadini anche della provincia, che si sono visti sospendere la fornitura di luce, gas e telefono per il mancato pagamento delle bollette, nonostante gli utenti avessero provveduto a farlo presso gli sportelli delle poste private. La legislazione nazionale sulla liberalizzazione dei servizi postali, imposta dall’Ue, prevede una doppia regolamentazione, basata sulla distinzione fra servizi postali propriamente detti (raccolta e recapito posta, raccomandate) e quelli prettamente finanziari (pagamento di bollettini, finanziamenti, F23, F24 e altro). L’operazione di sequestro è stata messa in atto dalla Guardia di Finanza di Avezzano.