Avezzano. A portare la voce dell’agricoltura giovane e radicata sul territorio è stato un imprenditore marsicano, Franco Cherubini, che da vicepresidente di ANGA – giovani di confagricoltura L’Aquila ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista nella conferenza nazionale “Comunicare la nuova PAC”, ospitata nella sede storica di confagricoltura, Palazzo della Valle, a Roma.
Accanto ai massimi vertici istituzionali italiani ed europei, Cherubini ha offerto un contributo considerato da molti come uno dei più incisivi della giornata. Un intervento concreto, autentico, nato dall’esperienza diretta di chi, come ha raccontato lui stesso,
“ha scelto con coraggio di costruire un’impresa agricola partendo da zero, investendo sui giovani, sulla multifunzionalità e sul proprio territorio”.
“La burocrazia frena i giovani: serve una PAC davvero accessibile”
Parlando a una platea composta da rappresentanti della Commissione Europea, del MASAF, del CESE, del mondo accademico e delle organizzazioni di settore, Cherubini non ha risparmiato critiche alla complessità dell’attuale sistema di accesso ai fondi della Politica Agricola Comune (PAC).
“Un giovane che vuole fare impresa in agricoltura si scontra subito con una burocrazia opprimente, con i ritardi nei pagamenti, con la mancanza di supporto tecnico.” Spiega, “Tutti ostacoli che scoraggiano invece di incoraggiare”, ha spiegato.
Eppure, ha riconosciuto anche le potenzialità: “Grazie a quei contributi, oggi esiste un’azienda, dei dipendenti e una prospettiva nel mio paese”.
“La PAC deve parlare la lingua dei giovani”
Non un intervento di circostanza, ma un vero e proprio appello generazionale:
“Senza giovani, la PAC non ha futuro. E senza agricoltura, i territori muoiono”, ha scandito con decisione, sottolineando la necessità di una PAC più semplice, flessibile, digitalizzata e realmente costruita insieme a chi lavora ogni giorno la terra.
Cherubini ha posto con forza la questione della rappresentanza giovanile nei processi decisionali europei, conquistando applausi e consensi anche da altri relatori e partecipanti.
“Serve una politica agricola che sappia ascoltare chi ha scelto di restare, di innovare, di investire qui, non altrove”, ha affermato.
Orgoglio marsicano in un contesto europeo
La presenza del giovane imprenditore marsicano è stata motivo di orgoglio per tutto il sistema agricolo abruzzese. La sua partecipazione, apprezzata e rilanciata nel corso della giornata, ha rappresentato un segnale forte di competenza e visione da parte delle nuove generazioni.
“È importante che in sedi come questa” dominate spesso da tecnicismi e diplomazie “ci sia anche spazio per la voce vera di chi lavora ogni giorno nei campi, tra incertezze e speranze”, ha commentato uno dei partecipanti.
La conferenza ha visto interventi di figure di primo piano del panorama agricolo europeo, tra cui Massimiliano Giansanti, Diego Canga Fano, Patrizio La Pietra, Antonio Parenti, Angelo Frascarelli e molti altri. In questo contesto, Cherubini ha saputo riportare l’attenzione sul punto più concreto: “Non parliamo solo di riforme sulla carta, ma del futuro reale delle imprese agricole, delle comunità rurali e dei giovani che scelgono di non andarsene. Questo è il cuore della sfida”.