Avezzano. Presentati i nuovi corsi della Scuola di Cucina dell’Osteria Mammaròssa di Avezzano. Lo chef Franco Franciosi ha infatti illustrato i temi e le novità dei nuovi viaggi culinari per l’inverno/primavera del 2020. Abbiamo incontrato gli chef Franco Franciosi e Francesco D’Alessandro a termine della presentazione dei piatti delle squadre della scuola di cucina: tradizioni e sapori, gusto e precisione. Un gioco di squadra, dentro la cucina di Mammaròssa, nel presentare piatti della tradizione, dalla romana alla pugliese, senza dimenticare i prodotti tipici del territorio.
“Grazie al cibo viaggeremo alla scoperta delle tradizioni gastronomiche italiane ed internazionali”, ha detto Franciosi nella presentazione dei nuovi corsi, “cogliendone tecniche e consistenze”.
Si comincia il 3 febbraio con Parigi e la cucina dei bistrot: i bistrot di Parigi sono i luoghi migliori dove poter gustare ed innamorarsi di tutte le specialità della fantastica cucina francese. Alla raffinatezza delle sue ricette come i bignè, i croissant, le crepes, la bourguignonne, la Saint-Honorè, la ratatouille, la zuppa di cipolle e i macarons.
Il 17 febbraio sarà la volta di Milano da mangiare e da bere: Milano è una calamita. A Milano ci trovi tutto, ma proprio tutto il meglio d’Italia: moda, finanza, cultura, e tanto tanto buon cibo. Si perché a Milano ci trovi anche i grandi cuochi, i loro ristoranti e la voglia di frequentarli.
La scuola di cucina il 24 febbraio presenta il corso Friggere, friggere, friggere: dall’uovo al tegamino alle fritture più complicate. Fritture di pesce, arancini, ciambelle, patatine e tutto quanto fa crock. Impareremo come friggere, cosa friggere e con quale olio friggere, tutto… in padella.
Il 2 marzo sarà la volta de Le donne del mare: nel medio Adriatico la donna assume una posizione centrale nelle attività della pesca in mare. La gestione del pescato, le vendite e anche cucinare spetta a loro. Ed è proprio la cucina tradizionale marinara domestica, quelle delle case dei pescatori, che verrà interpretata in questo corso, cercando di carpirne essenza e profondità.
La cucina Ebraico Romana sarà al centro del corso del 16 marzo: è difficile stabilire dove finisca la cucina ebraica e inizi quella romana. C’è da dire, però, che in maniera chiara ci arrivano ricette che testimoniano il dialogo tra le due comunità e segnano la tradizione di Roma a tavola. Carciofi alla giudia, aliciotti con l’indivia, baccalà in pastella e tanto altro saranno i protagonisti di questo appassionante corso.
Primavera in cucina, il risveglio della natura: alla fine dell’inverno la natura, risvegliata da un tiepido sole primaverile, ci regala prodotti freschi e spontanei annunciando che il caldo e la buona stagione stanno per tornare. Asparagi, piselli, cicorie selvatiche, erbe spontanee e tanti altri saranno i protagonisti di questa lezione, in appuntamento il 23 marzo, decisamente Wild.
Il 30 marzo sarà la volta di Lecce: cucinare nel Salento barocco e contadino. La cucina tipica salentina è umile e povera, ma ricca di sapori, specchio delle tante dominazioni che si sono avvicendate in queste terre lasciando tracce indelebili nell’arte culinaria. Pane, pittule, pucce, ciceri e tria, fave e cicoria e tanti altri sono i simboli della Lecce a tavola.
Ultimo appuntamento, il 6 aprile, con Il pranzo di Pasqua: il pranzo di Pasqua è un pranzo speciale. Per mesi ci si prepara a questo giorno di festa che segna la fine della Quaresima. Nell’Appennino abruzzese, per tradizione, si stagionano salumi e si affinano formaggi. Si prepara il tradizionale pane di Pasqua, e poi timballi, brodi, lasagne, scrippelle, abbacchi ed infine la pizza dolce.