Tagliacozzo. “La correttezza dovrebbe essere la prima virtù che un candidato a libere e democratiche elezioni dovrebbe dimostrare per guadagnarsi la fiducia degli elettori.
Non è stato così per il consigliere regionale Simone Angelosante, candidato alle imminenti elezioni di domenica 10 marzo che, per tutta la campagna elettorale, ha raccontato una versione distorta delle ultime vicende politiche e giuridiche che hanno cancellato l’ospedale di Tagliacozzo dall’elenco dei presidi ospedalieri abruzzesi.
Il racconto falsato del consigliere Angelosante è riportato in un volantino circolato nei giorni scorsi ed è culminato in un pubblico comizio tenutosi ieri, in piazza Duca degli Abruzzi, durante il quale ha nuovamente tentato di difendere il suo indifendibile operato e di nascondere le sue mancate promesse. In mezz’ora di propaganda politica, rivolta a pochi proseliti e accompagnata da urla di protesta di cittadini giustamente indignati, il consigliere Angelosante ha tentato di raccontare la sua poco convincente versione, “carte alla mano”. Peccato che di quelle carte non abbia mai citato un passaggio fondamentale: quello che assegna definitivamente all’ospedale di Avezzano le unità di riabilitazione dell’ospedale di Tagliacozzo. Nelle parole non citate dal consigliere Angelosante, si dice in modo chiaro che le riabilitazioni sono dislocate a Tagliacozzo “per indisponibilità di spazi presso l’ospedale di Avezzano”. Una frase che in più occasioni abbiamo chiesto di eliminare, mantenendo la tabella del presidio ospedaliero Umberto I con il suo codice ministeriale.
Il presidente Marsilio non ha mai voluto ascoltare le ragioni dei cittadini, mentre il suo emissario Angelosante è venuto a Tagliacozzo solo per fare promesse che non sono state mantenute.
Il racconto falsato del consigliere Angelosante è riportato in un volantino circolato nei giorni scorsi ed è culminato in un pubblico comizio tenutosi ieri, in piazza Duca degli Abruzzi, durante il quale ha nuovamente tentato di difendere il suo indifendibile operato e di nascondere le sue mancate promesse. In mezz’ora di propaganda politica, rivolta a pochi proseliti e accompagnata da urla di protesta di cittadini giustamente indignati, il consigliere Angelosante ha tentato di raccontare la sua poco convincente versione, “carte alla mano”. Peccato che di quelle carte non abbia mai citato un passaggio fondamentale: quello che assegna definitivamente all’ospedale di Avezzano le unità di riabilitazione dell’ospedale di Tagliacozzo. Nelle parole non citate dal consigliere Angelosante, si dice in modo chiaro che le riabilitazioni sono dislocate a Tagliacozzo “per indisponibilità di spazi presso l’ospedale di Avezzano”. Una frase che in più occasioni abbiamo chiesto di eliminare, mantenendo la tabella del presidio ospedaliero Umberto I con il suo codice ministeriale.
Il presidente Marsilio non ha mai voluto ascoltare le ragioni dei cittadini, mentre il suo emissario Angelosante è venuto a Tagliacozzo solo per fare promesse che non sono state mantenute.
Ieri, in piazza, il consigliere Angelosante ha sostenuto che gli emendamenti dell’opposizione, finalizzati a salvare l’ospedale Umberto I, come quelli depositati dal Consigliere regionale Giorgio Fedele, non potevano essere votati perché contrari alle disposizioni del “Decreto Ministeriale n.70”. Peccato che lo stesso presidente Marsilio si sia vantato di aver superato il “Decreto Ministeriale n.70” per salvare altri ospedali, come Guardiagrele. Con le sue parole di ieri, Angelosante ha ammesso che sono stati usati due pesi e due misure: Guardiagrele lo hanno voluto salvare, Tagliacozzo lo hanno voluto cancellare. L’ospedale di Tagliacozzo oggi è aperto, come lo era quello di Pescina prima che fosse cancellato il suo codice ministeriale. Ma ciò non rappresenta alcuna garanzia per il futuro. Rispetto alla grave scelta politica del governo Marsilio, il consigliere Angelosante, con il suo comizio di ieri, ha voluto assumere il ruolo di portabandiera rispetto ai suoi colleghi Quaglieri, Verrecchia, Santangelo e Imprudente, che con vari ruoli hanno tutti contribuito alla cancellazione dell’ospedale di Tagliacozzo. Ma i cittadini di Tagliacozzo sanno ben leggere i documenti prodotti dalla Regione Abruzzo e non si lasceranno prendere in giro”. Così, in una nota, il Comitato Civico Spontaneo di Tagliacozzo, coordinato da Carlo De Sanctis.