Avezzano. Un ospedale al fianco delle donne, vittime di violenza, con percorsi e protocolli ad hoc di assistenza e tutela: è stato il filo conduttore della conferenza stampa congiunta tra Comune di Avezzano e Asl 1 Abruzzo che si è tenuta questa mattina al presidio di Avezzano, sfociata con la sigla del patto di salute socio-sanitario tra le due istituzioni.
Erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, il direttore sanitario aziendale della Asl, Alfonso Mascitelli, il direttore del reparto pediatria Gianna Tollis e del pronto soccorso, Carlo Rodorigo oltre al responsabile della ginecologia Alessandro Bonitatibus e alla ginecologa Alessandra Fazi. Per l’amministrazione comunale, oltre al sindaco, erano presenti l’assessore alla sanità Filomeno Babbo, l’assessore alle pari opportunità Iride Cosimati, le consigliere comunali Federica Collalto e Patrizia Gallese e la presidente della commissione pari opportunità Concetta Balsorio.
Attraverso una sinergia tra Pronto soccorso, ginecologia e pediatria l’ospedale garantisce da tempo un’ampia assistenza alle vittime di violenze di genere. L’obiettivo è rafforzare le attività, anche in un contesto sociale, nell’ambito di una incisiva sinergia col Comune di Avezzano con cui è stata avviata una proficua collaborazione.
I servizi dell’ospedale di Avezzano, sulla specifica problematica delle donne, sono dovuti a un progetto di potenziamento dell’intero presidio, attuato dalla direzione Asl guidata dal manager Ferdinando Romano.
Percorso ‘rosa’. Al pronto soccorso da 8 anni esiste una procedura dedicata che mira al riconoscimento della condizione di vittime di violenza anche in assenza di una esplicita dichiarazione della donna. All’arrivo al pronto soccorso alla donna viene assegnato il colore giallo per velocizzare la presa in carico che si caratterizza anche per il sostegno delle associazioni del territorio.
Interruzione volontaria di gravidanza. E’ un ulteriore servizio del presidio marsicano, tra i pochi in Regione. Le donne possono rivolgersi (anche in maniera anonima) all’ambulatorio di Ginecologia e ostetricia, ubicato al quinto piano dell’ospedale. L’interruzione volontaria della gestazione è prevista con modalità farmacologica, entro le 9 settimane di gravidanza o, con modalità chirurgica, fino alla 12esima settimana + 6 giorni di amenorrea. La donna è accompagnata in tutto il percorso ospedaliero da personale medico, infermieristico, ostetrico e ausiliari.
Parto in anonimato. Consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’ospedale in cui è nato dove verrà accolto dal personale della Neonatologia che provvederà a segnalare la nascita alla Procura dei Minori dell’Aquila. Nei giorni successivi il bimbo verrà registrato con un nome e cognome scelto dai sanitari e subito dopo affidato ad una famiglia adottiva. La donna può allattare il neonato o fargli arrivare il latte materno ed eventualmente visitarlo. Per evitare che possa essere individuata, la puerpera viene gestita come una qualunque degente senza essere collocata in spazi distinti.
“Il patto sottoscritto col Comune”, ha dichiarato il direttore sanitario Asl, Mascitelli, “è nel segno di una crescente collaborazione tra istituzioni per cercare di dare risposte sempre più efficaci a problematiche molto delicate che investono la sfera sanitaria, personale e sociale della donna. L’alleanza operativa con l’amministrazione contribuirà a potenziare il livello di risposta sul territorio”
La dott.ssa Tollis, da parte sua, ha sottolineato come, con i percorsi allestiti, la donna viene accolta, tutelata e rispettata ma non giudicata.
“L’amministrazione comunale”, ha detto il sindaco Di Pangrazio, “si pone da sempre al fianco degli operatori socio-sanitari di Avezzano e della Marsica, cercando, nelle sue possibilità, di incentivare e di difendere il know-how di questo territorio: la professionalità delle risorse umane, in ambito sanitario, spesso ha fatto la differenza. “Torno a sottolineare che i servizi rivolti alla popolazione vanno potenziati, tra questi anche quelli che riguardano ‘terreni’ fragili, come quelli legati alla libertà di scelta delle donne e alla loro protezione da contesti di violenza”, ha aggiunto il sindaco. “Come amministrazione comunale sottoscriviamo anche noi ufficialmente il patto ‘di salute’ dedicato ai diritti delle donne, proposto dal nostro ospedale, attraverso cui i tre reparti si impegnano a rafforzare la rete di assistenza rivolta alla popolazione femminile. Nell’attesa del nuovo ospedale dei Marsi, la struttura già esistente, punto di riferimento territoriale, non deve rimanere ferma, ma continuare ad aggiornarsi e a ‘mantenersi giovane’, ampliando la propria sfera di offerte socio-sanitarie. Ringrazio di cuore tutti i primari e tutti gli operatori sanitari”, ha concluso il sindaco di Avezzano, “per il loro prezioso lavoro, che svolgono con dedizione e costanza tutti i giorni”.