Avezzano. “Continua lo stato disastroso in cui versa l’ospedale di Avezzano: non sono bastati in questi anni appelli, proteste, mozioni del nostro Partito e dei nostri eletti. Azienda sanitaria e Regione latitano”. Così scrivono in una nota congiunta i segretari del PD di Avezzano e Celano, Anna Paolini e Ermanno Natalini.
“Questi sono i giorni della massima affluenza di turisti e residenti occasionali che tornano nei paesi marsicani per le ferie estive”, proseguono, “ne fa le spese la sanità territoriale, assolutamente non in grado di reggere il maggior afflusso di utenti/pazienti, alle prese con un servizio insufficiente e inadeguato anche per i periodi ordinari. I maggiori disagi e problemi si registrano, come ormai noto, nel Pronto soccorso ospedaliero, destabilizzato dalla carenza, ormai cronica, di operatori sanitari e medici. A causa di questa carenza non è inconsueto che il reparto sia presidiato da un solo medico a fronte di decine e decine di emergenze e accessi quotidiani. È evidente che siamo di fronte ad una situazione, come più volte denunciato, ingestibile di cui fanno esperienza tutti coloro che si rivolgono al Pronto soccorso del SS. Filippo e Nicola, frutto della mancata programmazione e di mancate scelte aziendali e politiche. Come si può contare solo su giovani medici assunti come co.co.co . ai quali, nonostante la loro professionalità e buona volontà, viene richiesto di far fronte a carenze irrimediabili? Sono ben altre le misure da adottare”.
“Come per il materiale sanitario: siamo arrivati al punto che in tutto l’ospedale si è registrata una grave carenza, addirittura, di deflussori per le flebo per due settimane. Come si può gestire in modo tanto superficiale un ospedale, riferimento per un territorio di oltre 130 mila abitanti? Torniamo a chiedere con forza ad Asl e Regione di intervenire prontamente e dare le risposte più adeguate, in materia di programmazione, dotazioni e risorse umane. Ribadiamo il nostro invito a tutti i sindaci marsicani per una mobilitazione di popolo e delle istituzioni locali sul tema centrale della sanità territoriale”, concludono.