Avezzano. È uno degli ospedali finiti al centro della cronaca nazionale per l’emergenza sanitaria. Spesso le notizie che lo hanno coinvolto sono state molto tristi e sono diventate dei veri e propri casi di malasanità. Ma l’ospedale di Avezzano con tutto il personale sanitario che lavora e continua a lavorare anche in piena emergenza, senza sosta, è anche storie e notizie belle.
Una di queste è che nel mese di dicembre nel reparto di neonatologia, nido e pediatria sono nati 57 bambini.
In tutto il 2020 i bambini nati sono stati 897.
Nuove vite venute al modo con regole rigide, con medici, pediatri, infermieri, puericultrici, oss e tutto lo staff sanitario con le mascherine, con il distanziamento sociale, con i papà fuori dai reparti che non hanno potuto assistere ai parti nemmeno quando lo hanno richiesto.
In questi giorni nel reparto diretto dal primario Maurizio Mantovanelli il personale che si prende cura dei bambini ha allestito un piccolo angolo addobbato per il Natale. E tra le tante cose che sono cambiate è cambiato anche il modo in cui si presenta nella mangiatoia Gesù Bambino. Il bambinello, infatti, è stato “protetto” con la mascherina.
La mascherina rimane il simbolo con cui le persone possono scongiurare la contrazione e la diffusione del virus, per tutti. Anche per il piccolo Gesù.
“È un messaggio di speranza”, fanno sapere dal reparto, “nell’attesa che tutto torni alla normalità e che la mascherina rimanga solo un ricordo per tutti”.