Gioia dei Marsi. Si è svolto ieri a Casali d’Aschi, la frazione di Gioia dei Marsi, un incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale a guida del sindaco Gianclemente Berardini, insieme al consigliere delegato al Parco, Antonio De Ioris, con la collaborazione del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
“Ho fortemente voluto quest’incontro”, il commento del primo cittadino, “nello specifico a Casali d’Aschi, perchè in questi giorni si è parlato molto delle incursioni che ha fatto l’orso in centri abitati più grandi, che quindi hanno richiamato più attenzione. La nostra frazione, però, è stata una di quelle più ‘colpite’ della presenza dell’orso ma non solo quest’anno ma già dall’anno scorso con maggiori danni ai pollai, con incursioni allo stesso allevamento, anche più di una volta. Quindi proprio a Casali d’Aschi c’è una maggiore fetta di popolazione interessata ad avvicinarsi a questa tematica. Sempre qui c’è un nutrito gruppo di cacciatori che vive con il Parco a volte anche momenti di tensione. L’incontro è stato molto utile a capire la normativa che finalmente è stata messa a punto e perfezionata sui risarcimenti, gli indennizzi, che vanno a chi subisce danni. Che prima era in capo alla Regione e che ora invece viene restribuita al Parco che riesce a indennizzare anche in zone fuori dal suo perimetro. Il controllo oggi è più serrato e veloce e quindi si sono velocizzati anche i tempi dei ristori. Bisogna ben distinguere tra chi fa le cose in regola, tra l’anziano che ha il suo piccolo allevamento di animali che per lui è un momento anche di socialità e chi invece ogni volta è lì che alza il tiro e che invece è fuori norma”.
“I paesi come il nostro hanno una risorsa importante come l’orso che dà una vibilità mondiale alle nostre zone ed è per questo che è importante per la comunità dargli risalto”, conclude il sindaco Berardini, “questo lo dimostra il fatto che ieri erano presenti anche ragazzi che arrivano da tutta Europa per progetti legati alla salvaguardia proprio dell’orso e della biodiversità. Progetti che portano sui nostri territori ragazzi che investono e si formano nell’ambito della ricerca. Una tra queste associazioni è Salviamo l’Orso che ha aperto una sua sede proprio a Gioia. È essenziale quindi che l’orso vada rispettato e trattato per quello che è, un animale selvatico e quindi non va avvicinato come se fosse un qualunque altro animale, tutti aspetti fondamentali della convivenza con l’uomo, spiegati e sottolineati dal direttore del Parco, Luciano Sammarone, che ha relazionato al nostro evento e che ringrazio per essere stato presente e disponibile a parlare con chiunque avesse dubbi o domande”.
All’incontro pubblico hanno preso parte anche le guardie del parco e i rappresentanti del nucleo carabinieri dei Parchi.
“Abbiamo scelto una piazzetta dove sono rappresentati i simboli della nostra comunità, un salice, degli ulivi, perché noi abbiamo anche il vanto di avere piantagioni a 850 metri sul livello del mare e poi un bellissimo orso bruno marsicano”, il commento del consigliere De Ioris, “si tratta di un murales molto grande realizzato da un’artista, Sally, che ha origini marsicane. Sono tante le iniziative che stiamo programmando per i prossimi giorni, che hanno come valori condivisi quelli legati all’ambiente, al benessere in montagna, alla conoscenza e alla cura di posti bellissimi che abbiamo qui, alle porte del Parco. La montagna può essere un luogo in cui rigenerarsi, in cui stare bene e noi abbiamo tutto il potenziale per farlo scoprire a quante più persone possibili”.