San Benedetto dei Marsi. Ai carabinieri intervenuti ha dichiarato che si è difeso. In quanto si è ritrovato l’orso in guardino. L’orsa mamma di due piccoli cuccioli Amarena è stata uccisa senza alcuna pietà in un ampio giardino di San Benedetto dei Marsi.
A colpirla è stato un artigiano commerciante del settore della norcineria di San Benedetto. Si tratta di A.L., classe 1967. Dai primi rilievi sul posto l’orsa è stata ferita a morte sulla schiena. Il che fa pensare che nessuna aggressione ci sia stata. Anche perché l’esemplare, seppure problematico in quanto confidente, mai alcun cenno di aggressività nei confronti dell’essere umano ha avuto. L’orsa è rimasta agonizzante a terra nello sgomento di decine e decine di persone arrivate sul posto. Non è stata data la possibilità nemmeno ai suoi cuccioli di riavvicinarsi alla mamma. Sono scappati spaventati per via del trambusto.
Ora guardiaparco e carabinieri, forestali e non, li stanno cercando. Sono molto giovani e molto probabilmente non in grado ancora di affrontare la vita in natura autonomamente. Amarena è stata il simbolo dell’Abruzzo per anni. Con la sua macchia di peli bianchi sotto la testa era facilmente riconoscibile a tutti. Per anni è stata fotografata, filmata. Era la mamma orsa più mansueta che la Regione Abruzzo abbia conosciuto. Qualche minuto prima della sua uccisione era stato diffuso un video sulle chat di whatsapp che ne testimoniava la presenza a San Benedetto, in un giardino. I carabinieri della territoriale competenti hanno rilevato che è stato sparato un proiettile da un fucile con cui si è agito non per dissuadere. Non per spaventare e allontanare il plantigrado.
Ma per colpire. Il responsabile del crimine che segna di nuovo negativamente la storia dell’Abruzzo, che ancora una volta non è stato in grado di proteggere il simbolo della sua natura selvaggia e indomita, non è stato raggiunto ancora da misure cautelari. A “proteggerlo”, almeno per il momento, le sue dichiarazioni sul fatto che sia stato “aggredito”. Al momento pare anche che non ci siano state perquisizioni all’interno della sua abitazione ma solo rilievi sul luogo della morte dell’animale. Il caso è a carico della stazione carabinieri di San Benedetto dei Marsi.