Oricola. Vincenzo Mini, capogruppo comunale Oricolacamp, interviene sulle recenti delibere del comune di Oricola sui servizi associati, auspicando che nel futuro il cammino verso il convenzionamento dei servizi sia differente poiché i primi atti sono un mancato riconoscimento dell’importanza del comune e a discapito dei cittadini. Oricola, è riconoscimento unanime, ha nell’ufficio tecnico e nel gruppo protezione civile, due punte di diamante. Il servizio di protezione civile è stato associato con i comuni della Piana del Cavaliere. Nonostante il nostro gruppo fosse il più attrezzato e quello con più esperienza non è il capo convenzione. Nel nostro ufficio tecnico si è avuto il primo sportello catastale decentrato, dall’Aquila, nella Piana del Cavaliere e negli anni ha affrontato diverse e importanti opere pubbliche (sovrapassi e svincolo autostradale – fognature – fermate bus – ecc…). Anche in questo caso, il servizio associato del catasto non ci vede capo convenzione. Infine per le gare delle opere pubbliche importanti (superiori a 40mila euro), non siamo capo convenzione, cedendo però questa funzione non a Carsoli come le precedenti ma a Cappadocia. Lo stesso per i servizi e le forniture superiori a tale somma. A voi le considerazioni. Io le ho esposte in Consiglio senza risultato. Una su tutte il fatto che i capi convenzioni hanno una maggiore libertà rispetto al patto di stabilità. Il che permette più spese a favore dei servizi per i cittadini. Visto che anche il decreto di ieri del governo sul patto di stabilita 2014 penalizza il comune di Oricola.