Ovindoli. Sono andati a buon fine i due interventi previsti per questa mattina nella Marsica, da parte degli uomini del 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito, arrivati in Abruzzo per far brillare due ordigni bellici ritrovati per caso.
Il primo intervento c’è stato a Colle di Monte Bove, frazione di Carsoli, dove i carabinieri della compagnia di Tagliacozzo hanno super visionato le operazioni, impedendo a chiunque di avvicinarsi. L’ordigno era stato trovato a metà dello scorso mese da un uomo “a caccia” di tartufi e funghi.
Un altro intervento è stato eseguito nella zona “Vallone – Rio Pago”, nella frazione di Ovindoli, San Potito. Qui i carabinieri della compagnia di Avezzano avevano già interdetto l’area, così come predisposto in un’ordinanza del sindaco. In questo caso si è trattato di una bomba da fucile, trovata da un escursionista.
Sono numerosi i ritrovamenti soprattutto nelle aree più boschive e impervie della regione, di ordigni bellici, rimasti inesplosi per decine di anni, che però hanno comunque mantenuto la loro carica esplosiva. Tracce di una storia che ormai siamo abituati a leggere solo sui libri di storia e che invece il caso, a volte, ci ripropone nel quotidiano.