Avezzano. “Ora basta, la movida siete voi”, “Sfornate i decreti come io sforno i cornetti” o “Noi chiudiamo ma voi pagate”: sono questi alcuni dei messaggi portati in piazza Risorgimento questa mattina ad Avezzano da parte di alcuni rappresentanti di bar e locali marsicani per manifestare contro il nuovo Dpcm imposto dal premier Conte nella seconda ondata dell’emergenza coronavirus.
Striscioni e campanelli da reception per chiedere più tutela e aiuti consistenti e immediati. “Questa mattina”, ci spiega Emanuele Lorusso, referente avezzanese dell’Italian Hospitality Network, associazione che agisce a livello nazionale, “per rappresentare la nostra categoria. Non chiediamo di farci rimanere aperti ma chiediamo tutele e aiuti consistenti da parte del Governo perché il nostro settore è stato messo alla gogna per questo aumento dei casi”.
“Il locale non è solo il cliente”, ci racconta, “il locale è composto dal proprietario e dai dipendenti che lavorano per far rispettare le norme. Sin dall’inizio dell’emergenza pandemica siamo stati i primi a metterci in regola attenendoci alle disposizioni ministeriali e del Governo, mettendo i nostri locali e bar in sicurezza per tutti. Dopo sei mesi, con una seconda ondata che era stata prevista, la nostra è e rimane la categoria più colpita”.
“Non c’è stato un riconoscimento per la nostra categoria che è stata la prima a mettersi in regola”, sottolinea, “per questo oggi siamo scesi in piazza per far sentire le nostre voci. Campanelli e megafono nel pieno del rispetto delle norme anti-covid siamo stati poi raggiunti da alcuni rappresentanti comunali che hanno voluto parlare con noi. Il vicesindaco, Domenico Di Berardino, l’assessore Pierluigi Di Stefano e il consigliere Antonio Del Boccio hanno ascoltato le loro proposte e accolto le loro istanze da presentare al tavolo regionale. “Un modo per far sì che la nostra voce”, spiega, “dal Comune arrivi alla Regione per poi finire al Governo centrale. L’amministrazione Comunale è stata disponibilissima ad ascoltarci invitando una delegazione a palazzo di città e hanno assicurato un secondo incontro dove al tavolo ci saranno soluzioni a livello comunale e regionale”.
“In questa prima manifestazione”, continua Lorusso, “seppur in pochi abbiamo ottenuto un ottimo risultato, garantendo un tavolo di trattative permanente. Ci tengo a ringraziare i responsabili di IHN nazionale per essere venuti rappresentando Avezzano e tutti i locali che hanno partecipato e quelli che non hanno potuto essere presenti per il loro appoggio alla manifestazione, quindi Bar King, Le Chevalier, Bar Il Cupello, Dea Bar di San Benedetto, Soho Cafè, Gran Caffè, Emily, Caffè Lo Scoiattolo, Caffè Panoramico, il Postaccio, Angolo bar, Cake Art, Bar Olimpia e Bar della Stazione”.
“Io sono un semplice dipendente”, conclude, “e siamo scesi oggi in piazza per dar voce a tutti i lavoratori a cui il settore Hospitality da lavoro, che in Italia sono circa 3 milioni di persone. L’associazione vuole rappresentare tutte queste persone, e da dipendente l’ho voluto fare anche per i titolari”.