Pescina. L’ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale, rinvenuto all’interno della cava di inerti sulla SS 83 in direzione Gioia dei Marsi, di proprietà del comune di Ortucchio e in uso alla ditta Santilli, verrà fatto brillare dagli artificieri domenica 15 dicembre.
Le operazioni inizieranno alle 7 con lo sgombero delle abitazioni poste nel raggio di 1800 metri dalla bomba. Per quanto riguarda la comunità di Pescina, l’area di evacuazione riguarda una piccolissima parte di territorio: in particolare, verranno sgomberate 26 persone residenti a Venere che hanno la propria abitazione all’uscita del paese in direzione di Gioia dei Marsi. Le persone interessate sono state tutte già contattate nei giorni precedenti e verranno nuovamente istruite sul da farsi attraverso l’apposita notifica di un’ordinanza nella quale sono indicate tutte le precauzioni da adottare.
Chi non è stato contattato può restare nella propria abitazione, in quanto non subirà alcun possibile danno, se non una limitazione nei movimenti in automobile, visto che numerose strade che portano in direzione di Gioia dei Marsi verranno chiuse completamente al traffico. Le precauzioni prese serviranno ad evitare il benché minimo danno nei confronti di persone, animali e beni in genere.
Le operazioni verranno condotte dal personale del sesto Genio Pionieri formato da militari altamente professionali e addestrati a evitare qualsiasi coinvolgimento di persone o cose. Interverranno inoltre gli uomini e le donne delle polizie municipali e degli uffici tecnici dei tre comuni interessati (Gioia dei Marsi, Ortucchio e Pescina), le forze di polizia, i vigili del fuoco, la croce rossa militare, la protezione civile regionale e i gruppi comunali, la Asl, gli enti proprietari delle strade interessate (provincia dell’Aquila e Anas), i gestori delle reti elettriche, idriche e di gas.
Per gli sfollati che lo vorranno, saranno disponibili beni di conforto e un luogo di ricovero per l’intera giornata. Nelle previsioni più pessimistiche, le operazioni termineranno intorno alle 17; qualora si riuscisse in tempi più brevi a disinnescare la carica attraverso l’estrazione delle spolette, le persone sfollate saranno avvisate tramite telefono e potranno rientrare nelle proprie abitazioni.