Castellafiume. Assolto perché il fatto non sussiste. Per Michele Mariani, dipendente del Ministero politiche Agricole e Forestali, nativo di Castellafiume dove ha vissuto la sua giovinezza e dove risiede ancora la sua famiglia, la fine di un incubo. Il Tribunale di Roma , quarta sezione collegiale presieduta dal magistrato, Bruno Costantini, Giudici a latere; Maria Grazia Giammarinaro e Roberta Di Gioia, ha assolto, con sentenza del 14 aprile scorso, tutti gli imputati perché il fatto non sussiste. Dopo tre anni quattro mesi e tre giorni di giudizio arriva la sentenza sull’“Operazione Centurione” che, nel dicembre del 2012, fece scattare nove ordinanze di custodia cautelare tra dirigenti, funzionari del Ministero e imprenditori, accusati di numerosi reati tra cui la corruzione, la turbativa d’asta e l’induzione a dare utilità. Gli indagati furono sottoposti a quattro lunghi estenuanti immeritati mesi di custodia cautelare. Nel corso delle tredici udienze il castello accusatorio si è via, via sgretolato come polvere fino all’atto finale della sentenza che ha riconosciuto la totale infondatezza delle accuse mosse agli imputati ed ha ordinato l’immediato dissequestro dei beni di tutti gli imputati.
Sono naturalmente contento dell’esito della vicenda per me e la mia famiglia perché la sentenza ci restituisce dignità e onorabilità che le accuse da brivido, totalmente infondate, ci avevano tolto – Ha detto Michele Mariani – Ma sono intimamente felice per l’istituzione per la quale lavoravo, perché una sentenza così limpida e chiara ha attestato che donne e uomini del Ministero delle Politiche Agricole svolgevano il proprio lavoro con onestà e rettitudine come si richiede a ogni funzionario pubblico. Non posso non ringraziare per la paziente, competente e trasparente azione svolta dai componenti del Tribunale nei tre lunghi anni di processo.