Avezzano. Una banda organizzata su tutto il territorio pronta a ritorsioni e anche a omicidi, anche con l’uso di ordigni esplosivi. L’operazione, che ha portato a 10 arresti in cella, tre ai domiciliari e 6 ricercati che dovranno finire in cella, nasce da una partita di cocaina e 50mila euro trovati in una tana, da questo il nome dell’operazione Empty den. I carabinieri trovarono la droga e furono costretti a rivelare l’episodio per evitare ritorsioni e addirittura omicidi. Gli spacciatori infatti credevano che la droga fosse stata prelevata da persone del clan di stranieri. Ci furono anche altri ritrovamenti. Ascoltati anche i tossicodipendenti che acquistavano hashish o cocaina. La mente della banda, secondo gli investigatori, sarebbe Youssef Bya, il titolare del bar Black out di Luco arrestato piu volte. L’indagine dei carabinieri, coordinata dal sostituto Guido Cocco, secondo cui la situazione a Luco è andata sempre piu peggiorando perché gli stranieri vengono usati come braccianti e con la crisi li ha lasciati senza lavoro, per poi essere reimpiegati come piccoli spacciatori. Poi gli stranieri hanno addirittura preso il controllo del traffico di droga. In cella anche due italiani. In 9 mesi sono stati accertati 150 episodi di spaccio.