Avezzano. Traffico di droga da Napoli nella Marsica gestito da una banda di albanesi residenti nella Marsica e da basisti italiani con sede a Tagliacozzo. Associazione a delinquere finalizzata allo spaccio è l’accusa l’accusa per 24 persone nei confronti delle quali la procura antimafia dell’Aquilaha chiuso le indagini preliminari. A capo della banda, secondo la direzione distrettuale antimafia e il procuratore Antonietta Picardi, c’era Edmond Kavalli, di nazionalità albanese. Lo spaccio avveniva soprattutto nelle piazze di Avezzano e di Tagliacozzo che erano diventati punti di riferimento per l’acquisto da parte di tutta la zona della Marsica. L’operazione è stata eseguita dai carabinieri e nei guai sono finiti anche Saimir Kavalli, 27, Vjolanda Kavalli, 34, Erald Kaderja, 30, Drilon Dervishaliaj, 30, Nertin Collaku, 27, Kujitim Picaku (detto Ciuci), 30, Vladimir Picaku (Ladi), 30, Petrit Nikolli, 31, Bledar Pjetre, 25, Francesco Preca, 21, Leons Cupi, 25, Nikolin Kupi, 22, tutti albanesi residenti tra Tagliacozzo e Avezzano. Gli italiani accusati sono Antonio Ippoliti, 64, Stefano Mosca, 34, Alessio Pascucci, 31, Valerio Pinori, 23, Guido Congionti, 37, Pietro Catalano, 46, Giorgio Garbuio, 33, Danilo Occhiuzzi, 28, tutti di Tagliacozzo, Walter D’Alessandro, 40, dell’Aquila.