Carsoli – E’ stato accertato il caso positivo all’infezione covid 19 su un operatore del 118 di Carsoli, mentre gli altri due dell’equipaggio si trovano in quarantena preventiva. Questi ultimi sono in attesa di essere chiamati dalla Asl per effettuare il tampone.
Tutti e tre effettuarono nei giorni scorsi un intervento a Carsoli smistato dalla centrale del 118 per un intervento di soccorso prestato ad una signora poi deceduta. Il marito della stessa, colto da malore ebbe a risultare a sua volta contagiato dal covid 19.
Di qui il ricorso al tampone per il primo operatore oggi risultato contagiato per svolgere assistenza.
E’ in corso l’indagine epidemiologica dei contatti, anche se cautelativamente e per propria scelta i tre dell’equipaggio sono rimasti in isolamento volontario dopo il soccorso.
NOTA DI REDAZIONE
Va evidenziato che il 118 nella chiamata all’equipaggio di Carsoli NON ha segnalato l’evidenza di sintomatologia Covid a carico della signora, e quindi NON sono potuti intervenire con le tute di protezione.
Un paradosso vero e proprio: i soccorritori possono indossare LE TUTE solo se la centrale evidenzia presenza di sintomi covid, altrimenti NO.
E come proteggiamo i soccorritori da questi rischi? E’ questo il modo in cui la Asl tutela chi agisce a difesa della vita delle persone?
Burocrazia assurda, gli interventi, in ragione della situazione attuale andrebbero fatti TUTTI con le Tute, la Asl dovrebbe abbondare di queste dotazioni che oggi costituiscono un vero e proprio salvavita.
Nel corso dell’intervento l’equipaggio ha indossato la mascherina di protezione, ma come possiamo osservare il contagio è avvenuto ugualmente.
Noi esprimiamo la solidarietà alla postazione del 118 di Carsoli, auspichiamo che la ASL di Avezzano si svegli da un torpore che va avanti da troppo tempo.