Avezzano. Nessuno lo aveva più visto in circolazione da sabato sera. LEM SAADI ABDELHADL, classe 1984, di nazionalità marocchina, era assolutamente irrintracciabile, pur dovendo, proprio oggi, prendere un aereo per tornare nel proprio paese d’origine a passare alcuni giorni di vacanza. Così, in mattinata i parenti ne hanno denunciato la scomparsa ai Carabinieri della Stazione di Trasacco. Immediate sono scattate le ricerche. I militari hanno provato inutilmente a rintracciare lo scomparso anche richiedendo la localizzazione del cellulare dell’interessato. Un’assenza che, con il passare delle ore, è sembrata sempre più sospetta e dai contorni indefiniti. I Carabinieri della stazione di Trasacco, coadiuvati in seguito dal Norm della Compagnia di Avezzano, giunti in appoggio al reparto territoriale hanno cominciato ad interrogare parenti e amici in cerca di elementi che potessero spiegare la situazione. Un cerchio che, in breve, ha cominciato a stringersi intorno alla figura di un connazionale che, ai militari ha confessato ciò che ormai sembrava la conclusione più logica: LEM SAADI è morto. Ad ucciderlo sarebbe stato lui stesso al culmine di una lite per un debito contratto dalla vittima e non saldato. Quei maledetti soldi invero pochi per giustificare un delitto così grave, ma sufficienti a dare il via ad un diverbio degenerato in omicidio. I dettagli, narrati nel corso della confessione e al vaglio degli inquirenti, sono al momento coperti da un doveroso riserbo volto a verificare compiutamente i fatti, sotto la direzione del Pubblico Ministero di Avezzano, Dott. Maurizio Maria Cerrato. Per il presunto autore del delitto potrebbero scattare, nelle prossime ore, provvedimenti restrittivi.