Avezzano. L’oggetto del contendere tra vittima e omicida sarebbe stato un debito di cento euro che il primo vantava dal suo connazionale quale saldo per il pagamento di un’autovettura che gli aveva venduto. E proprio per l’urgenza di definire la transazione, dovendo Lem Saadi Abdelhadi, tornare in Marocco, si sarebbero incontrati nella serata di sabato scorso. Proprio a bordo dell’autovettura che quest’ultimo aveva venduto a El Ghiabi Hammadi, una Wolkswagen Polo, si animava la discussione. I due si erano allontanati dal centro abitato lungo una strada del Fucino, probabilmente “Strada 36”. I toni sempre più accesi, le parole vieppiù pesanti, l’arresto della macchina e la colluttazione fuori dal mezzo, nel corso della quale, El Ghiabi colpiva più volte alla testa il suo antagonista, con un sasso raccolto nei pressi. Avvedutosi di quanto successo lo “caricava” in macchina con l’iniziale intenzione di portarlo in ospedale ma, poi, per timore delle conseguenze, vagava per due – tre ore, nelle strade del Fucino fino a quando, avvedutosi della morte dell’uomo, lo gettava all’interno del pozzo dove veniva poi rinvenuto. L’uomo ha vissuto con questo segreto fino alla giornata di lunedì quando i Carabinieri di Trasacco che stavano indagando sulla scomparsa di Lem Saadi, lo convocano in caserma. Secondo le ricostruzioni proprio lui era stato l’ultimo a vedere lo scomparso prima che se ne perdessero le tracce. Questo i Carabinieri di Trasacco, ben addentrati nella realtà locale ed in modo particolare nelle dinamiche interne alla comunità marocchina, lo avevano scoperto rapidamente ricostruendo ed analizzando le frequentazioni della vittima. L’omicida, in un primo tempo ha tentato di occultare le prove, per simulare una assoluta estraneità ai fatti. Tuttavia ben presto, forse per il rimorso di quanto commesso, forse consapevole che gli investigatori ormai giunti a lui avrebbero impiegato poco tempo a scoprire le tracce del delitto, si ripresentava presso la Stazione Carabinieri di Trasacco, “confessando” tutto e accompagnando i militari nel luogo ove il cadavere veniva rinvenuto. Come è noto El Ghiabi, al termine di tutti gli adempimenti, condotti dal Pubblico Ministero, Maurizio Maria Cerrato, veniva sottoposto a fermo di indagato e ristretto presso la Casa Circondariale di Avezzano in attesa della necessaria udienza di convalida. Nelle prossime ore sul corpo della vittima si procederà ai doverosi esami autoptici. El Ghiabi Hammadi era già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza scaturita a seguito dell’arresto operato sempre dai Carabinieri di Trasacco che, lo scorso 18 novembre 2011, lo avevano sorpreso, in quel centro, in possesso di sostanze stupefacenti.