Avezzano. Una perizia tecnica chiesta dalla parte offesa per fare luce sull’uccisione di Said Erradi, il marocchino 31enne morto agli inizi di dicembre investito nella notte in pieno centro ad Avezzano. Accusati dell’accaduto sono i fratelli Angelo ed Antonello Ferreri, 31 e 29 anni, il secondo scagionato dal primo che si sarebbe addossato le responsabilità affermando di essere alla guida.
I legali della parte civile, Luca e Pasquale Motta, hanno nominato come perito di parte il dottor Marco Iezzi e la perizia irripetibile su alcune macchie di sangue ritrovate sul luogo dell’investimento e su della sabbia sotto le scarpe della vittima e nell’auto si terrà il 24 aprile.
Secondo gli inquirenti, Erradi potrebbe essere stato travolto ed ucciso in seguito a un regolamento di conti maturato nell’ambito dello spaccio di droga, ma i fratelli Ferreri continuano invece a sostenere che si sia trattato di un tragico quanto casuale incidente, e che Antonello non fosse nemmeno in auto. Secondo la tesi accusatori, la macchina avrebbe schiacciato contro il muro e contro la serranda di un garage il marocchino, trovato poi in strada privo di vita nella zona di via America. Una donna, chiamata a testimoniare poiché avrebbe assistito alla scena, al cospetto del gip avrebbe dichiarato di aver visto l’auto con a bordo i Ferreri inseguire, investire ed uccidere Erradi, smontando dunque la tesi difensiva dell’incidente.
Per l’avvocato Leonardo Casciere, legale di Angelo ed Antonello Ferreri insieme a Roberto Verdecchia, ha espresso dubbi in merito all’attendibilità della ricostruzione operata dalla testimone, poiché “la zona dell’incidente a quell’ora di sera era scarsamente illuminata”. La parte offesa è assistita anche dall’avvocato Callisto Terra.