Avezzano. Il generale Antonio Cornacchia sarà ad Avezzano per presentare il volume dal titolo “Uccidete Moro”.
L’incontro si terrà sabato primo aprile alle 18 al santuario della Madonna del silenzio di Avezzano, ospitato da padre Emiliano Antenucci.
Il generale Cornacchia è noto per essersi occupato con il Nucleo investigativo dei carabinieri di Roma e nome in codice “Airone 1” del caso Moro, ma anche del delitto del Circeo, del caso Pasolini, della banda della Magliana, dell’omicidio Pecorelli e di tanti altri casi che vedevano coinvolta la criminalità organizzata.
A distanza di oltre quarant’anni, il volume, edito da Armando Curcio Editore, ripercorre la tragica vicenda dell’omicidio di Aldo Moro non con gli strumenti degli studiosi di professione, ma avvalendosi esclusivamente degli archivi della sua memoria. All’epoca comandante del Nucleo investigativo di Roma, Cornacchia ha toccato con mano i fatti di cui parla nel libro e può quindi descriverli dettagliatamente. Le pagine in cui si ricostruiscono episodi e misteri che si addensarono nei 55 giorni di prigionia di Moro traboccano di vita vissuta. Fu lui a rinvenire il corpo del presidente nel bagagliaio della Renault rossa il 9 maggio 1978.
Da quel momento in poi, né le inchieste parlamentari né quelle giudiziarie riuscirono a scoprire altra verità che quella della manovalanza dei brigatisti, esecutori materiali dell’assassinio, senza poterne identificare i mandanti occulti. Falsi comunicati, depistaggi, messe in scena, guerra psicologica furono gli ingredienti di una vicenda che avrebbe avuto, come si poteva prevedere sin dall’inizio, un esito tragico. Antonio Cornacchia è stato impegnato nella lotta contro il terrorismo e nelle indagini sui più noti fatti di sangue degli anni Settanta e Ottanta, ricevendo ripetute minacce di morte. Fu infatti successivamente assegnato al servizio segreto militare Sismi.