Avezzano. Nulla di fatto nell’incontro del 20 ottobre tra la direzione del gruppo ed il coordinamento nazionale Fim, Fiom , Filcams e Uilm. Ancora senza risposte sulle questioni finanziarie, sul piano industriale, sulle prospettive e sulle garanzie occupazionali. Giovedì 20 ottobre scorso si è tenuto l’incontro già programmato con la dir. Olicar nel corso del quale sono state ancora una volta disattese le aspettative ripetutamente annunciate dall’azionista, la Manital di Ivrea, che da aprile 2016 ha assunto il controllo totale delle quote, della direzione e della gestione.
In questo 4° incontro nazionale l’elemento di novità è stato rappresentato dalla presenza al tavolo del nuovo amministratore delegato della Olicar, oltre alla direzione del personale, nominato nelle settimane scorse, a conferma, è stato dichiarato dallo stesso A.D., della volontà dell’azionista di continuare a crederci nella scelta compiuta nell’acquisizione della Olicar per la cui prospettiva di consolidamento, sviluppo e di ritorno alla crescita è assolutamente fondamentale, e senza alternative, un’intesa con le banche di riferimento. Il coordinamento nazionale dell’Olicar ha apprezzato la presenza al tavolo del nuovo A.D. che dicendosi impegnato, come da mandato, a portare fuori dalle difficoltà la Olicar ha comunque riconosciuto le forti criticità operative e le incertezze in cui operano tutti i dipendenti, operai – impiegati e tecnici.
Sta di fatto che ad oggi e dopo 7 mesi non c’è ancora la soluzione al nodo fondamentale, quello economico finanziario, come definito dall’azienda, con la conseguenza che la gestione industriale si riflette negativamente su mercato, commesse/fatturati, peggiorato il rapporto con clienti e fornitori. A giudizio del Coordinamento nazionale l’Olicar, il suo azionista Manital Idea ed il sistema bancario hanno l’obbligo anche sociale nei confronti delle 500 famiglie che costituiscono, è il caso di dire, le risorse fondamentale ed il vero valore aggiunto della società, di giungere rapidamente ad accordo per sbloccare le risorse economiche necessarie per consentire il ritorno alla normalità operativa e alla definizione di un piano di sviluppo. Il coordinamento nazionale Olicar ritiene inaccettabile la messa in atto di trasferimenti individuali e collettivi in modo surrettizio in mancanza del piano industriale e del confronto sindacale. Il coordinamento nazionale di Fim, Fiom Filcams e Uilm della Olicar, a sostegno di una rapida conclusione delle questioni aperte, proclamano lo stato di agitazione di tutti i lavoratori del gruppo e 2 ore di sciopero da attuarsi al termine della procedure di legge. Il prossimo incontro è stato fissato per il prossimo 15 novembre.