Avezzano. Chiede scusa alle donne e a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle sue parole virtuali. L’assessore ai Lavori pubblici, Antonio Di Fabio, fa un mea culpa dopo la bufera mediatica che lo ha coinvolto. I suoi post e le sue cartoline virtuali contro le donne hanno fatto il giro della rete che inevitabilmente gli si è rivoltata contro accusandolo di misoginia. Anche il sindaco, Gianni Di Pangrazio, fuori città, lo ha contattato dopo aver saputo quello che era successo. “Non ho apprezzato per niente i link condivisi dall’assessore Di Fabio, ma al telefono l’ho sentito profondamente dispiaciuto e sono certo che le sue scuse sono sincere. I social sono strumenti che vanno usati con molta cautela, soprattutto quando si svolge un ruolo pubblico, perché anche un’inconsapevole leggerezza può provocare delle conseguenze spiacevoli”. Problemi come questo, di certo, non ci sarebbero stati in passato quando si viveva più per le strade che nelle piazze virtuali. Ma ora che l’attenzione è concentrata sui social, che parlano e raccontano quotidianamente chi siamo e quello che facciamo, l’assessore Di Fabio è stato additato dalle donne quanto dagli uomini per i suoi “post”. “Ho condiviso con i miei amici di Facebook delle battute ironiche senza ombra di dubbio eccessive”, ha commentato Di Fabio, “non era mia intenzione arrecare offesa alla dignità femminile. Ho sempre amato, e manifestato, pieno rispetto verso ogni rispetto: ne è testimonianze il mio servizio professionale, aperto e offerto a ogni donna e a ogni uomo, con uguale impegno. Espressioni estemporanee in un contesto di leggerezza e di scherno, non possano e non devono alterare la mia personalità e il mio comportamento usuale. Purtroppo devo riscontrare che tutto ciò è stato strumentalizzato per colpire la mia figura politica e l’amministrazione. Desidero tuttavia scusarmi se, senza alcuna volontà, ho ferito la dignità della donna o di ogni persona. Chiedo di volere accogliere le mie scuse”.