Avezzano. Al giorno d’oggi ottenere un posto di lavoro è divenuto quasi un lusso. E’ sempre più complesso, infatti, riuscire a ritagliarsi uno spazio all’interno della realtà occupazionale del proprio territorio. E per questa ragione, la scelta del percorso di studi viene ora posizionata sotto un’ampia lente di ingrandimento, necessaria per analizzare quelle che sono le varie sfaccettature dello stesso ed evitare di compiere valutazioni troppo affrettate. Sono sempre più numerose, infatti, le famiglie, o gli stessi studenti che scelgono in autonomia, le cui decisioni sono caratterizzate da uno spirito lungimirante e accompagnate da uno sguardo rivolto al futuro.
E’ pur vero che non poche sono le opportunità lavorative che un territorio come la Marsica riesce ad offrire ai giovani, e altrettanti sono gli Istituti che presentano percorsi di studio che ben si sposano con queste realtà. L’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Galilei”, ne rappresenta un esempio. La redazione di MarsicaLive ha deciso di domandare al dirigente scolastico Corrado Dell’Olio, quali sono le strategie interne alle scuola ma anche quali sono gli aspetti più interessanti che rappresentano garanzie lavorative per le attuali generazioni. Prima di inoltrarci nel mondo scolastico del “Galielo Galieli” di Avezzano, è necessario fare chiarezza su quelle che sono le suddivisioni che vi sono all’interno. La scuola è composta da:
– Istituto tecnico economico. Questo istituto ha una vocazione specifica, ovvero, quella di approfondimento delle materie relative all’amministrazione e al marketing. L’offerta formativa è infatti caratterizzata dallo studio del sistema azienda nella sua complessità e struttura del sistema di regole, coerenti con i principi della costruzione, che stanno alla base del funzionamento del sistema economico nazionale e sovranazionale, tenendo conto del tessuto economico locale. E’ un indirizzo che ha un biennio comune e prosegue con tre articolazioni che si presentano nel momento in cui si arriva al terzo anno. Qui gli studenti possono scegliere diversi indirizzi: amministrazione, finanza e marketing, ovvero l’indirizzo di ragioneria e contabilità, relazioni internazionali per il marketing, mirato alle materie di approfondimento internazionale, le cui discipline sono infatti relazioni internazionali, economia aziendale e geopolitica e tre lingue straniere e, infine, sistemi informativi aziendali, che presenta materie incentrate sulla programmazione informatica.
– Istituto tecnico tecnologico. Questo indirizzo ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze professionali adeguate alle esigenze dell’ambiente che li circonda. Sarà quindi nel contesto territoriale, nel paesaggio, nelle caratteristiche tipologiche degli edifici presenti, nell’ambiente quotidiano che si dovranno trovare gli elementi fondamentali per una progettazione coerente con il territorio, efficiente dal punto di vista climatico e affidabile nel rispetto alla sicurezza delle strutture. Si articola in differenti indirizzi: costruzione ambiente e territorio, che eredita il vecchio corso di geometri e offre agli studenti del terzo anno la possibilità di scegliere tra “costruzione ambiente e territorio” e un’opzione di “tecnologie del legno”, mirato alla gestione delle costruzioni di legno. Quest’ultimo in una zona ad alto ritmo sismico potrebbe dare delle prospettive occupazionali non indifferenti, secondo quanto riportato dallo stesso dirigente scolastico. L’altro indirizzo, invece, è grafica e comunicazione che ancora non è stato attivato definitivamente.
Si ha poi un indirizzo, quello di Euro progettazione, che rappresenta più una curvatura autonoma che attua la scuola e che può essere scelta sin dal primo anno. Oltre allo studio della lingua inglese, si sostituisce il francese con lo spagnolo già dal primo anno e si introduce il cinese al terzo.
Insegnare in modo alternativo oggi è possibile. Oltre alle lezioni frontali, queste ultime secondo quale altro tipo di impostazione e struttura vengono realizzate?
La nostra offerta formativa ha istituzionalmente una impronta laboratoriale nelle materie di indirizzo. E’ previsto, dunque, l’intervento di un insegnante tecnico-pratico. Le materie vengono svolte con una metodica di tipo laboratoriale. Abbiamo una serie di laboratori, infatti, che vengono utilizzati sistematicamente dai ragazzi come ad esempio quello di informatica, di progettazione, di topografia, di fisica e di chimica. Abbiamo poi attuato una serie di ampliamenti e ristrutturazioni della nostra dotazione laboratoriale a partire già dallo scorso anno, che continuerà anche nei prossimi grazie all’utilizzo di finanziamenti PON.
Al di là dei laboratori fisicamente individuabili come tali c’è una cultura della didattica laboratoriale che è abbastanza diffusa nel corpo docente e che cerchiamo di promuovere in tutti i modi. Un elemento di evidenza di questo tipo di lavoro lo forniamo ogni anno con il nostro open day nel quale dimostriamo alcune delle esperienze laboratoriali a cui prendono parte gli studenti. Queste metodologie non sono confinate solo alle materie tecniche e di indirizzo ma comprendono anche discipline tradizionali come italiano, lingua straniera e tutte le altre che hanno la possibilità di essere impostate in modo disciplinare ed esperienziale.
Che tipo di formazione ricevono gli studenti?
Questo istituto dà la possibilità di avere una preparazione significativa e approfondita e non confinata soltanto a una prospettiva di formazione universitaria successiva al corso di studi. C’è l’opzione, ad esempio, di inserirsi all’interno degli ITS (Istituti Tecnici Superiori), che in un tempo minore rispetto al percorso universitario danno la possibilità di acquisire delle qualifiche di altissima professionalità spendibili nel mondo del lavoro. L’Its dell’Aquila (energia e ambiente), ad esempio, ha presentato un tasso di occupazione dei suoi diplomati del 98%.
I ragazzi, inoltre possono vedersi inseriti all’interno di contesti lavorativi anche subito dopo la fine del percorso scolastico perché sia il diploma del tecnico economico che di costruzione ambiente e territorio danno competenze che rendono possibile l’inserimento immediato in percorsi lavorativi.
Diversi i possibili sbocchi professionali in seguito al completamento di questi studi. Quali sono?
Come già detto in precedenza gli studenti hanno la possibilità di proseguire il percorso frequentando l’università in qualsiasi campo. Secondo alcune ricerche affrontate dalla fondazione Agnelli, i ragazzi che escono dal nostro Istituto hanno paradossalmente molto successo anche nelle facoltà umanistiche.
Al termine degli studi i ragazzi possiedono una preparazione che permette loro di lavorare in qualsiasi contesto che abbia una articolazione di tipo amministrativo. Qualsiasi realtà economica e produttiva, infatti, ha un settore di amministrazione e contabilità nel quale gli studenti possono provare a inserirsi.
Quanta importanza ha il progetto di alternanza scuola-lavoro per i giovani studenti?
Il progetto di alternanza scuola-lavoro, oggi chiamato più tecnicamente “Percorsi per le competenze trasversali”, ha una tradizione che in questo istituto va al di là della legge 107. Questo perché abbiamo iniziato a instaurare rapporti con le aziende e con le strutture del territorio già da almeno 15 anni. La nostra scuola, nel momento in cui la legge 107 ci ha imposto di lavorare applicando la metodologia dell’alternanza scuola-lavoro, si è trovata avvantaggiata dall’attività pioneristica che una serie di nostri docenti aveva impostato già da molto tempo.
In questo momento lavoriamo su questo progetto con grande dedizione perché è uno degli elementi che riteniamo più qualificanti e caratterizzanti. Noi abbiamo più di 100 convenzioni aperte e i ragazzi hanno avuto la possibilità di inserirsi in una serie infinita di strutture. Le nostre azioni a riguardo non sono mai state episodiche bensì inserite all’interno di un progetto più ampio e all’interno di una strategia di gestione della mediazione tra il mondo della scuola e quello del lavoro anche attraverso esperienze pilota di grande importanza.
Il nostro interesse a far sì che queste attività siano sempre più significative è testimoniato dal fatto che c’è sempre stato un ampio movimento in vista della elaborazione di una rete di contatti e rapporti significativa con le realtà produttive del territorio. Molte di queste realtà produttive sono rappresentate anche dal nostro comitato tecnico scientifico ovvero un organo consultivo del consiglio d’istituto che ci dà la possibilità di indirizzare le politiche educative della scuola in direzione delle esigenze di sviluppo delle competenze lavorative e di formazione successiva che vengono espresse dal territorio stesso. E’ dunque utile per individuare qual è il trend di sviluppo che dobbiamo perseguire.
Cos’è, dunque, che caratterizza maggiormente questo Istituto?
Parliamo in definitiva di una scuola nella quale si studia in maniera seria e grazie a ciò si ricevono notevoli soddisfazioni. Nelle classifiche dell’Eduscopio (un centro di ricerca sulle competenze nelle scuole superiori che viene finanziato dalla fondazione Agnelli) risultiamo tra i primissimi istituti tecnici nella regione per riuscita dei nostri ragazzi nell’università e anche nel mondo del lavoro. E ancora, parliamo di una scuola nella quale si fanno attività interessanti: oltre a lavorare molto in aula ci sono anche progetti che si fanno al di fuori della classe. Tra questi quello relativo all’internazionalizzazione, il quale è apprezzato sia da docenti che ragazzi. Avere infatti la possibilità di scambiarsi informazioni e attività didattiche ma anche partecipare fisicamente a visite in altri paesi è un tipo di arricchimento sia per la scuola che per i ragazzi stessi da non sottovalutare.
L’apertura internazionale della nostra offerta formativa è testimoniata sia dalla gestione di progetti internazionali, sia dal relativo successo che ha avuto la curvatura di euro progettazione. Cerchiamo in generale di dare una impronta internazionale alla offerta formativa sempre in maniera più sistematica e ordinamentale.
Il nostro istituto, inoltre, rappresenta per i ragazzi un luogo accogliente, dove si vive bene l’esperienza scolastica e dove si percepisce che le loro esigenze e problematiche vengono seriamente tenute in considerazione. C’è un clima di grande collaborazione e rispetto tra operatori e ragazzi e questo rappresenta uno dei più grandi e importanti traguardi raggiunti.