Avezzano. “Includere è un’impresa” ma non un’impresa impossibile. È questo il messaggio che arriva dall’incontro operativo convocato dall’amministrazione Di Pangrazio, presso la sala Irti della ex scuola Montessori alla presenza di commercialisti, consulenti del lavoro, enti di formazione, imprese sociali, scuole e dell’avviso pubblicato sul sito dell’ente per “soggetti pubblici e privati disponibili ad ospitare persone inserite in tirocini di inclusione”.
Obiettivo, combattere la disoccupazione dovuta alla fragilità di competenze con attività destinate ai percettori del reddito di cittadinanza. Per chi aderisce, l’avviso di manifestazione di interesse pubblicato dal Comune di Avezzano prevede un’indennità di partecipazione di 600 euro mensili. Ma si cercano soprattutto aziende per ospitare i tirocinanti con percorsi di durata da tre a sei mesi, per 21 ore a settimana.
Un’impresa, quella dell’inclusione dei percettori del R.d.c., che richiede, infatti, una ristrutturazione delle abilità che può meglio avvenire direttamente nelle imprese.
Formarsi sul posto di lavoro ed anche farsi apprezzare trasformando un’opportunità di training nella porta di accesso ad una occupazione.
“I tirocini – afferma il Dott Alessandro Ciglieri, esperto di progettazione sociale intervenuto nell’incontro organizzato dall’amministrazione comunale– si sono dimostrati lo strumento più efficace per accedere al lavoro per coloro che si trovano in situazioni come quelle riferibili ai percettori del reddito di cittadinanza. Ma servono aziende disposte ad ospitare chi vuole mettersi in gioco. In questo modo l’organizzazione diventa un laboratorio di apprendimento dal quale si può uscire con un curriculum migliorato. Il numero delle imprese disponibili è quindi cruciale per un intervento che non ha carattere provvisorio ma strutturale”.
“Non c’è nessun limite di età per partecipare – ha spiegato il vicesindaco Domenico Di Berardino – e il vero elemento di successo sarà proprio l’azienda ospitante, perché c’è un gap di competenze da colmare e dobbiamo farlo al più presto, arrivando a tutti per far conoscere questa opportunità”
Perché il paradosso, come testimoniato da tanti interventi, è che in alcuni casi il lavoro c’è ma non si incontra con le abilità necessarie a svolgerlo. Motivo per il quale, il comune ha chiesto la collaborazione di tutti i soggetti interessati a raggiungere il target di utenza, dai medici di famiglia ai commercialisti.