Tagliacozzo. “Sarà chiamato piano regolatore a crescita zero, ma in controsenso letterario, è l’unico che garantirà un doveroso sviluppo del territorio”. Con queste parole, l’architetto GianLorenzo Conti ha presentato questa mattina il nuovo piano regolatore della città di Tagliacozzo. Alle 11.30, nella sala consiliare del municipio, i cittadini si sono riuniti per ascoltare le nuove varianti del piano adottate dall’amministrazione. Un piano che si è concentrato principalmente sul recupero delle aree già esistenti, sulla salvaguardia del patrimonio storico-culturale della città e soprattutto sulla tutela dell’ambiente, imponendo ben 40 metri quadri per cittadino di aree destinate al verde pubblico, superando di molto il limite minimo previsto dalla legge di 18 metri quadri. Nella riunione, presenti il sindaco, Maurizio di Marco Testa, con la squadra dei tecnici addetti: l’architetto Conti, le sue assistenti e il geologo, Angelo Monaco. “ Nel 2013”, introduce il primo cittadino, “il consiglio comunale si è riunito per stilare le norme guida sulla realizzazione di questo nuovo piano regolatore, teso alla salvaguardia dei patrimoni ambientali, storici e culturali”, afferma, “l’ultimo piano vigente in città era stato progettato nel 1971 e realizzato con le dovute modifiche nel 1981, per cui una sua riforma era più che necessaria, nel contesto dei tempi attuali. Con questo nuovo piano a crescita zero, si cercherà di privilegiare le aree esistenti rispetto ai nuovi insediamenti: non si procederà a nuove cementificazioni, bensì si rinverranno aree edificabili già esistenti che abbiamo assorbito per 40 anni, anche vicino al centro storico e nelle frazioni, dove c’è un principale bisogno di sanare i centri.” Conclude Di Marco Testa, “abbiamo rispettato e messo in risalto la vocazione turistica della nostra cittadina, bonificando ad esempio l’area dei maneggi ed abbiamo aumentato gli standard previsti dalla legge per le aree verdi, stabilendo ben 40 metri quadrati per cittadino. Diverso discorso sarà poi quello che riguarderà Marsia, zona che non viene inclusa attualmente nel piano regolatore, in quanto ha bisogno di uno studio ad hoc più dettagliato e approfondito”. È intervenuto di seguito, l’architetto GianLorenzo Conti spiegando in dettaglio le linee guida del nuovo piano “L’incarico del nuovo piano ha necessitato di due fasi, lo studio per il recupero del centro storico di Tagliacozzo e la progettazione di una variante del piano, che aveva bisogno di cambiare” afferma, “oggi non c’è più grande necessità di costruire nuove edificazioni. Possono esserci solo le richieste di qualche nuovo nucleo familiare, ma in modo sicuramente limitato e ristretto. Per cui, lo stesso nome Crescita zero indica la sola soluzione per garantire lo sviluppo della città”, esclama Conti, “ Penso che il piano concepito sia il simbolo di un’avanguardia nel territorio con una forte linea impostazione, quella di difendere le aree esistenti. A seguito del sisma del L’Aquila del 2009, la tensione in relazione alle costruzioni e ai piani regolatori dei comuni è sicuramente aumentata. Viviamo in una zona a rischio, come molte in Italia. A suo tempo, la Regione elargì subito dei finanziamenti destinati ai comuni proprio per il controllo, la manutenzione e l’adattamento alle norme antisismiche tenendo conto di varie implicazioni. Il piano attuale tiene conto di tutti questi aspetti”. Il geologo Angelo Monaco, dal suo canto, ha spiegato il contributo geologico conferito negli studi e nell’elaborazione del nuovo piano, “attraverso la storia della geologia del territorio, si è cercato di valorizzarne al massimo il suo potenziale”, spiega, “Negli studi di MZS, sono state individuate zone stabili, dove il sisma non viene nemmeno amplificato e zone potenzialmente instabili, più problematiche, dove il sisma potrebbe, ad esempio, innescare frane. Per queste, così come per quelle in cui sono presenti forme di evoluzione lente, abbiamo stabilito che le richieste di concessioni siano accompagnate da uno studio geologico più dettagliato”. Un commento sul nuovo prg è stato effettuato anche dall’assistente tecnico dell’architetto Conti, la dottoressa Anna Calzetta. “Ho seguito attentamente tutto l’iter di realizzazione del nuovo piano”, afferma, “la validità per l’applicazione delle norme antisismiche elaborate, frutto di un duro lavoro con sismologhi e operatori dell’Ingv, è stata effettuata a dicembre 2015. Una volta protocollate, le tavole del territorio saranno fondamentali per la trasmissione al genio civile, senza il quale non sarà possibile adottare la variante”. Le tavole del nuovo piano sono registrate tra i documenti protocollati in comune, per cui, come ha precisato lo stesso Di Marco Testa, qualsiasi cittadino fosse interessato alla visualizzazione delle stesse può compilare il modulo richiesta agli appositi uffici del municipio. Raffaele Castiglione Morelli