Avezzano. La Cosmo srl torna sui suoi passi e si prepara a realizzare un centro commerciale vero e proprio. La società che nel 2009 aveva iniziato l’iter per la realizzazione di una struttura in via Tiburtina, alle porte della città, è stata costretta all’epoca a rivedere il progetto iniziale perché la legge regionale 17 del 2010 impediva di fatto la creazione di nuovi centri commerciali. Così la società teramana aveva deciso di mettere su un megastore di 14mila metri quadrati con 4 negozi divisi tra di loro. Il parco commerciale, con le attività non comunicanti tra loro, era stato l’escamotage trovato in risposta allo stop imposto dalla Regione, ma la Cosmo in realtà era andata avanti su due fronti.
Da una parte infatti aveva avviato un ricorso al Tar contro lo stop della Regione e dall’altro aveva portato avanti il progetto per il parco. I lavori, iniziati lo scorso anno, da due mesi si sono fermati perché il tribunale amministrativo regionale ha comunicato alla Cosmo che quando nel 2010 aveva presentato il progetto per la realizzazione del centro commerciale la legge 17 del 2010 ancora non era in vigore e per questo il comune di Avezzano e la provincia dell’Aquila dovevano fargli regolarmente costruire. Da qui la scelta della Cosmo di rivedere tutto e di cambiare il progetto per tornare all’idea iniziale del centro commerciale, proprio uguale a “i Marsi”.
Nei giorni scorsi al Comune di Avezzano si è tenuta una conferenza dei servizi nel quale è stato rivisto il progetto iniziale anche se di fatto la società ha deciso di fare solo delle varianti. All’incontro hanno preso parte anche le associazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti, rappresentate da Gianni Evandro e Carlo Rossi. “Siamo stati convocati come se fosse una nuova conferenza dei servizi”, ha commentato il direttore di Confesercenti Carlo Rossi, “in realtà di fatto è soltanto una variante al progetto della Cosmo. Il Tar ha deciso che il progetto iniziale della società teramana poteva essere realizzato perché era completo prima dell’approvazione della legge 17. I lavori, che si sono fermati per un periodo di tempo, ma sicuramente riprenderanno presto. Noi come associazione di categoria faremo delle osservazioni perché riteniamo inopportuno tutto ciò”