Avezzano. Dopo una situazione di stallo che si protraeva da anni, il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, che già ad una prima lettura della documentazione relativa il nuovo municipio aveva ipotizzato dei “vizi” negli atti licenziati dalla precedente amministrazione e risalenti al 2006, sblocca la situazione e ordina l’avvio del procedimento per l’annullamento degli atti. A confermare l’analisi del sindaco, dopo una lunga e complessa ricostruzione da parte degli uffici tecnici del Comune sono arrivati tanto il parere legale quanto la perizia richiesta dal giudice. Entrambi hanno rilevato l’irregolarità degli atti amministrativi che avevano portato all’affidamento diretto alla ditta. “A questo punto” ha spiegato Di Pangrazio, “di concerto con i capigruppo di maggioranza e di minoranza si provvederà ope legis ad avviare il procedimento di annullamento in autotutela degli atti dal 2006; la stessa ditta avrà trenta giorni per le relative osservazioni, deduzioni e l’esame dei documenti. Preso atto della nullità dei contratti per evidenti e confermati vizi di legittimità, il consiglio comunale adotterà tutti gli atti necessari alla salvaguardia dell’ente e dell’interesse pubblico. In contraddittorio verranno stabiliti i costi di quanto effettivamente realizzato da dare alla ditta e il Comune finalmente riacquisterà il possesso dell’immobile. Ricordiamo che oggi, l’opera dell’amministrazione precedente è costata circa 6.000.000 di euro con la conseguenza di avere una grande incompiuta in un popolato quartiere. Lavoreremo affinché, nonostante tutto questo, l’immobile torni nella disponibilità della città nel più breve tempo possibile. E’ un impegno preso anche durante un assemblea pubblica con i tanti cittadini del quartiere di Santo Spirito e con il parroco don Antonio Salone e sono certo che non mancherà l’appoggio dell’intera assise civica per raggiungere questo importante obiettivo”.