Avezzano. Un atto di precetto nei confronti del Comune che rischia la stangata dovendo sborsare oltre 1.9 milioni di euro all’Irim per i lavori eseguiti al nuovo municipio.
La questione era stata sbrogliata dal lodo arbitrale che aveva confermato il debito del Comune nei confronti del consorzio di società denominato Irim. Sull’annosa vicenda che da anni comporta una guerra giudiziaria tra le parti con tentativi di conciliazione mai arrivati a destinazione, c’era stata a giugno una sospensione. Ma ora spunta alla vigilia di Natale un atto di forza da parte della società Irim. Un’azione che arriva a poche ore dal Consiglio comunale in cui il punto all’ordine del giorno sulla vertenza era saltato per abbandono dei consiglieri.
E’ questa forse la risposta della società a una situazione che non vede mai luce a distanza di anni. Arriva ora la quadra sulla questione economica di questa lunga controversia che si trascina da anni, dove entrambi le parti pretendevano inizialmente risarcimenti milionari per chiudere la partita. U a partita che ora finisce 1 a 0 per l’Irim.
Il comune è chiamato a pagare “l’importo complessivo di cui l’ente in persona del Sindaco pro tempore risulta attualmente debitrice nei confronti di Irim, Imprese Riunite Marsicane S.r.l., e che è pari complessivamente ad 1.956.246,34 di euro oltre alle eventuali spese di notifica del precetto secondo la liquidazione dell’Ufficiale Giudiziario nonché agli interessi maturandi sino all’effettivo pagamento ed ogni altra successiva occorrenda, con espresso avvertimento che, in caso di mancato pagamento nel termine indicato, si procederà ad esecuzione forzata, nelle forme e modi di legge”.
Il consorzio d’imprese Irim che ha realizzato il nuovo municipio in via Aldo Moro, era arrivato a chiedere 17 milioni di euro di danni al Comune di Avezzano. Di contro, il Comune aveva chiesto un risarcimento di 12 milioni, pari alla somma valutata dal consulente del giudice in sede penale.
L’appalto per la realizzazione dell’edificio, già finito nel mirino della Procura e davanti alla corte dei conti che ha messo sotto accusa diversi amministratori dell’epoca, doveva portare alla realizzazione di un nuovo e innovativo municipio. Nelle intenzioni dell’allpra amministrazione Floris, il Contratto di quartiere doveva dare vita alla nuova casa comunale. Oggi l’edificio, costato 6 milioni di euro, inizia a mostrare i segni del degrado e dell’abbandono.
Il lodo arbitrale ha analizzato tutti gli aspetti della vicenda arrivando a una sintesi che vede il comune chiamato a sborsare la somma di 1,8 milioni, ora crescita a 1,95 milioni.