Tagliacozzo. “I fondi per il nuovo Campus sono stati finanziati il 30 marzo 2016, quando Vincenzo Giovagnorio non era ancora sindaco”. E’ quanto affermano in una nota i consigliere di opposizione Maurizio Di Marco Testa e Angelo Poggiogalle, del gruppo “Il paese che vorrei” che in vista della posa della prima pietra, che si terrà il 29 febbraio prossimo, attaccano il primo cittadino sulla questione dei fondi utilizzati per il primo lotto della scuola.
“E’ ridicolo“, afferma l’ex sindaco Di Marco Testa, “che Giovagnorio continui a fare falsi proclami affermando che l’attuale amministrazione abbia intercettato i finanziamenti per la realizzazione del polo scolastico. Queste affermazioni non corrispondono al vero, così come non è vero quando si sostiene nelle sedi istituzionali che nel 2016 l’attuale governance politica abbia trovato le casse del Comune vuote”.
“La verità“, precisa l’ex sindaco, “è che nel 2014 la mia amministrazione ha presentato una richiesta di finanziamento per la messa in sicurezza dell’Argoli e la realizzazione di un nuovo polo per circa 8 milioni di euro. Il finanziamento è stato ottenuto solo in parte, per circa 2,5 milioni da utilizzate per la ristrutturazione dell’Andrea Argoli. Finanziamento che la Regione Abruzzo ha deliberato a favore del Comune il giorno 30 marzo 2016, quando Vincenzo Giovagnorio non era stato ancora eletto”.
“Ogni amministratore“, affermano i due consiglieri, “ha l’obbligo di fare il massimo per il proprio territorio e deve continuare l’impegno della crescita e non alla propria immagine. Un amministratore come un padre di famiglia che deve trovare le proprie soddisfazione nel dare il massimo e guardare alla concretezza delle opere, migliorare le cose in itinere senza salire su un piedistallo come se fosse un trionfatore”.
“Ben venga il nuovo polo scolastico”, affermano Di Marco Testa e Poggiogalle, “anche se con delle riserve sull’ubicazione, ma il sindaco abbia l’onestà intellettuale di riconoscere il lavoro e l’impegno profuso dai precedenti amministratori. Questo è un fatto oggettivo che non può essere confutato. Oggi l’unica porzione di scuola che potrà essere realizzata è quella relativa ai 2,5 milioni finanziati precedentemente, mentre nulla si sa per il resto dell’importo visto che nelle casse comunali non è a oggi arrivato alcun centesimo. Tanto che i costi per la progettazione sono stati pagati con fondi comunali. Oltretutto mi chiedo dove sistemeranno i ragazzi dell’Istituto per il turismo, una delle scuole fiore all’occhiello della Marsica. Piuttosto che vantarsi del lavoro altrui, spero che il sindaco renda pubblici tutti i finanziamenti che ha reperito durante il suo mandato che volge al termine”.