Oricola. A distanza di poco più di un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico, ad Oricola torna a farsi risentire con urgenza il problema della sede delle scuole elementari ovvero, i bambini andranno a scuola ad Oricola o nella vicina frazione di Civita? La soluzione, per il momento, è di la da venire e già, i genitori, cominciano a preoccuparsi per i disagi che i loro figli,cosi’ piccoli, dovranno affrontare ogni mattina. ”Si andrà a scuola a Civita o a Oricola?”, afferma il padre di uno dei tanti alunni,” ancora non lo sappiamo; speriamo, che le competenti autorità,prendano una decisione il più velocemente possibile. Quello che a noi interessa, ”conclude il padre, ”è che i nostri figli possano essere sereni e tranquilli senza disagi, per ricevere quella attenzione ed istruzione necessaria alla loro formazione e sviluppo”. A cercare di fare chiarezza su questa intricata vicenda, interviene il consigliere di opposizione Vincenzo Mini di Oricola che, negli anni scorsi, è stato anche presidente del consiglio delle scuole elementari della Piana del Cavaliere. “Anche quest’anno i nostri bambini cambieranno scuola.” afferma Vincenzo Mini,” I componenti della lista Paraninfi avevano detto chiaramente che la scuola doveva tornare a Oricola. Pertanto, il sindaco Paraninfi, sta facendo quello per cui è stato eletto a stragrande maggioranza. Inoltre la chiusura della scuola di Oricola era stata la causa della caduta della giunta Iadeluca. E’ mio dovere quindi, fare chiarezza sul tema della localizzazione della scuola, che ha una storia ormai ventennale. Io ho sempre sostenuto”, prosegue Vincenzo Mini,”che bisogna superare la logica dell’edificio per una qualificata offerta formativa e ancora oggi, ripeto questo concetto con forza. La lista Iadeluca nel 2010 ,di cui facevo parte, vinse le elezioni. A settembre 2011 la giunta Iadeluca decise che la scuola elementare si doveva aprire soltanto a Oricola poiché a Civita il numero degli alunni era insufficiente. A inizio 2012 si scopri’ che il comune di Oricola aveva la possibilità di un finanziamento legato alle vicende del terremoto del 2009. A questo punto sarebbe stata necessaria una fase di coinvolgimento della popolazione per fare capire le scelte future sulla scuola. Invece,” aggiunge Vincenzo Mini,” iniziò una fase convulsa in cui si pensò soltanto ai lavori immediati per rendere sicure, a tre anni dal terremoto, le scuole di Oricola. La giunta Iadeluca decise che solo la scuola materna di Oricola e la scuola elementare di Civita erano sicure dopo i lavori effettuati abbandonando cosi’, la scuola elementare di Oricola. Pertanto, i bambini delle elementari sono andati, da settembre 2012, soltanto a Civita di Oricola. Ai bambini tutti questi cambiamenti, mi chiedo, anche per il prossimo settembre 2013, li avranno spiegati? Nel 1995 la lista Iadeluca vinse le elezioni ed io, come capogruppo di maggioranza, proposi l’accesso a un finanziamento (l. 23/1996) per creare un’adeguata offerta formativa con un unico edificio. La giunta Iadeluca presentò due progetti uguali per Oricola e Civita. La regione Abruzzo, purtroppo ,li respinse. Se avessimo presentato un solo progetto, oggi avremmo un’offerta formativa e un edificio modello. L’anno dopo, proposi un emendamento al bilancio per l’ampliamento della scuola di Civita, e venne approvato. Nel 1999, la lista Iadeluca rivinse le elezioni e dopo un po’ di tempo, fece spostare nell’edificio ampliato di Civita, la posta e l’ambulatorio medico creando i presupposti per la fuga di molti bambini poiché i genitori non gradirono la presenza dell’ufficio postale, oggetto, più volte, di numerose rapine. Nella mia veste di presidente del consiglio delle scuole elementari della Piana del Cavaliere protestai vivamente ma nulla ottenni. Nel 2004 la lista Iadeluca,perse le elezioni perché paventò la chiusura della scuola di Civita dopo i fatti su riportati. In conclusione la scelta oramai ventennale di dividere le due scuole hanno portato, sia alla presenza di pluriclassi e sia a un’inadeguata offerta formativa, portando molti genitori pur residenti a Oricola, a iscrivere i propri figli in altri comuni. Molti ragazzi, poiché la scuola elementare è fondamentale per la carriera scolastica, hanno dovuto abbandonare o terminare in ritardo il normale percorso di studio. Avranno tutti capito”, conclude Vincenzo Mini,” che le giunte che si sono succedute, devono le loro alterne fortune agli edifici comunali ma nulla a loro importa, forse perché non hanno avuto i loro figli sul territorio, dell’offerta formativa. Mi auguro, che con il nuovo anno scolastico imminente, tutto ciò, possa cambiare”. Massimo Mazzetti