Avezzano. Un sabato marsicano all’insegna dell’infanzia e dell’emozione. Oggi presso la Sala Consiliare è stato presentato il progetto “Nuovi Spazi Per Emozionarci”, selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”. Questa iniziativa, pensata prima dell’emergenza pandemica, appare ora ancora più calzante per affrontare la sfida dell’abbandono scolastico e favorire un sempre maggiore sviluppo delle potenzialità della nostra comunità a partire dall’accompagnamento alla crescita dei bambini in uno spirito di autonomia e di emancipazione. La conferenza stampa – introdotta e coordinata da Armando Floris – ha visto la partecipazione dell’assessore alle Politiche scolastiche del comune di Avezzano – Patrizia Gallese – di Paolo Manfreda (Fondazione ordine degli psicologi d’Abruzzo), di Ilaria Chiaravalle (referente del progetto), di Lorenzo Maria Isidori (L’Aquila che Rinasce) e di Silvia Caldarelli (Ambecò).
Il segretario generale dell’associazione capofila Isidori ha sottolineato l’importanza dell’investimento nelle giovani generazioni, come vero impegno per il territorio. Chiaravalle ha poi evidenziato il valore della “creazione di una rete di buone prassi sociali ed educative sull’intera provincia grazie al lavoro sinergico di associazioni, scuole ed enti pubblici; oltre alla presenza all’interno del partenariato di importanti realtà quali la Fondazione dell’Ordine degli psicologi e Ambecò”.
In questo senso ha spiegato quanto sia centrale il coinvolgimento di tutto il territorio provinciale e di come sia importante l’ascolto dei più piccoli da parte di esperti psicologi e pedagogisti. Manfreda invece ha voluto indicare il “valore della lotta alla povertà educativa attraverso la presenza all’interno delle scuole degli operatori del progetto e l’esigenza di una stretta connessione tra il III settore e le scuole, nello specifico la Corradini-Pomilio e la Collodi-Marini che – essendo istituti comprensivi – permettono di intercettare le esigenze di un’ampia porzione del circuito dell’infanzia e della prima adolescenza (le due scuole erano rappresentate dalle professoresse Annamaria Contestabile e Berardina Gentile): in questo senso l’intervento preventivo sui soggetti più piccoli è fondamentale per evitare che situazioni complesse si possano trasformare in situazioni patologiche di difficile risoluzione.
Per Silvia Caldarelli: “La cooperativa Ambecò sta dando il proprio contributo attraverso percorsi di co-progettazione per far ricostruire l’identità dei luoghi e delle comunità”. Il coinvolgimento dei più piccoli nelle esperienze di progettazione partecipata è essenziale perché aggiunge alla molteplicità di interessi e di punti di vista una specifica visione del mondo e delle cose, facilitandone il protagonismo, la consapevolezza di sé come soggetti sociali, il senso di appartenenza alla comunità e di identità con i luoghi del loro vissuto. L’assessore Gallese, nelle sue conclusioni ha evidenziato: “La presenza di Avezzano all’interno di un progetto di respiro nazionale che permetterà di vivere con protagonismo il territorio cittadino, pensato come veicolo dell’espressione delle iniziative associative finalizzate a un lascito alla città (in particolare il prodotto finale della coprogettazione delle aree verdi, realizzata da Ambecò e degli studenti delle scuole)”. Il progetto è cofinanziato anche dalla Fondazione Carispaq, durante l’incontrò con la stampa sono stati presenti anche i responsabili degli sportelli per l’ascolto attivi nelle scuole avezzanesi: gli psicologi Giovanni Pendenza e Elisa De Foglia.