Capistrello. La maxi-rissa che si è scatenata la sera della festa patronale di Capistrello ha scatenato anche centinaia di commenti e polemiche sui social, dove qualcuno ha preso le parti dei ragazzi luchesi, altri dei capistrellani. Ma dopo il nostro pezzo di ieri (articolo disponibile qui) sono emersi nuovi particolari che sicuramente possono aiutare a far chiarezza sui fatti accaduti l’altra sera.
Il ferito di Luco dei Marsi (P.B.) è un ragazzo minorenne che, secondo quanto dichiarato, avrebbe aiutato un suo amico a tornare a Capistrello, dove questo aveva già subito un’aggressione insieme alla fidanzata nei pressi di un noto bar del paese. I due fidanzati erano riusciti a fuggire dall’aggressione alla loro auto, subita da ragazzini tra i dieci e i quindici anni. Ma una volta arrivato a Luco dei Marsi il ragazzo si sarebbe accorto che alcuni effetti personali della fidanzata erano rimasti nella sua auto e, intenzionato a riportarli a Capistrello ma avendo ancora paura per l’aggressione appena subita, avrebbe chiesto aiuto a due suoi amici di Luco dei Marsi. Una volta a Capistrello questi sarebbero stati riconosciuti da qualche ragazzo che aveva assistito ai fatti di poco prima, che oltre a scusarsi per l’accaduto li avrebbero anche invitati ad andarsene via il prima possibile, per evitare che la situazione potesse degenerare. Ma il gruppetto di luchesi non ha fatto in tempo a seguire il consiglio che si sarebbero ritrovati, in men che non si dica, accerchiati, per poi essere colpiti violentemente da molti dei presenti con calci e pugni, in particolar modo P.B., che è stato pestato a sangue ed ha subito maggiori ferite, tanto da dover essere ricoverato al reparto maxillofacciale dell’Aquila con venti giorni di prognosi. A quel punto un ragazzo di Capistrello, quello che sembrerebbe aver avuto il ruolo principale nel pestaggio, accortosi forse di aver esagerato avrebbe offerto la sua disponibilità e protezione ai tre ragazzi per consentirgli di lasciare il paese senza ulteriori conseguenze.
Una vicenda dove le dinamiche dell’accaduto sono ancora molto contorte, ma su cui i Carabinieri stanno cercando di far luce utilizzando tutti gli elementi a disposizione, in primis le denunce presentate alle forze dell’ordine, sia dall’una che dall’altra parte.