Celano. L’Ex consigliere comunale del Pd dice no alle nuove scuole a Celano e chiede la testa del dirigente tecnico D’Aulerio che ha avviato la gara per realizzare il campus, ma il Nuovo centro destra replica. “Ormai minoranza anche all’interno del suo Partito, non trova pace e, pur di garantirsi un quarto d’ora di notorietà”, affermano dal partito dell’ex sindaco Piccone, “ricorre alle consuete offese nei confronti di ligi funzionari comunali e integerrimi servitori dello Stato. Mentre a livello nazionale il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, caldeggia la costruzione di scuole nuove, moderne e sicure, il Di Stefano, a Celano, va nel senso contrario infischiandosene del futuro dei nostri figli. Le ultime farneticanti asserzioni proferite dall’ex consigliere Di Stefano, sulla realizzazione del Campus in località Bonaldi, dimostrano ancora una volta che nonostante quattro anni di opposizione egli non riesce a comprendere se e come funziona la macchina amministrativa e il principio di sussidiarietà. Il Campus è finanziato principalmente con fondi derivati da finanziamenti regionali, che l’amministrazione Piccone ha saputo abilmente intercettare, e solo in minima parte con risorse dirette del Comune. Ma questo se il Di Stefano se lo faceva spiegare da qualcuno che è in grado di leggere e comprendere gli atti deliberativi, lo avrebbe capito senza proferire inesattezze. La scelta sul Bonaldi è ritenuta strategica in quanto frutto di necessità tecniche che ne hanno determinato la decisione politica presa da un’Amministrazione legittimata dalla maggioranza dei celanesi che l’hanno eletta con mille voti di scarto rispetto alla lista composta anche da Di Stefano. Il piano delle opere pubbliche predisposto dall’amministrazione Piccone è stato integralmente approvato dal Commissario Passerotti che, svolgendo le sue legittime funzioni commissariali, lo ha ritenuto regolare e confacente alle norme e non viziato da illegittimità che potevano portare alla sua non approvazione. Il Di Stefano dovrebbe far revisionare la sua “palla di Vetro” che evidentemente, mal funzionante, gli suggerisce che l’On.Piccone non è più maggioranza nella città. Non Di Stefano, né i suoi nuovi amici d’avventura possono decidere chi sarà o non sarà maggioranza; questo compito spetta agli elettori. E’ singolare che l’ex consigliere Di Stefano solo oggi si preoccupa delle sorti di centinaia di atleti del Celano, smentendo se stesso quando quasi giornalmente presentava denunce alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, contestando contributi che l’amministrazione Piccone doveva per convenzione erogare al Celano Calcio. Per quanto riguarda poi le offese rivolte al Dirigente dell’ ufficio tecnico comunale ribadiamo a Di Stefano che l’ingegner D’Aulerio, al quale va tutta la nostra massima solidarietà, ha ricoperto e ricopre il suo ruolo al Comune di Celano con dignità e onestà intellettuale ed è stato confermato nel suo delicato ruolo dal Commissario Passerotti all’indomani del commissariamento. L’Ingegner D’Aulerio, va ricordato all’ex consigliere Di Stefano, agisce quale funzionario dell’Ente e non è a servizio di nessuno; se Di Stefano ravvisa elementi che gli fanno dubitare dell’onestà o della correttezza delle attività svolte dal D’Aulerio, dal Commissario o da parte dell’ex Giunta, presenti denunce circostanziate e firmate di cui dovrà poi dare conto alle autorità competenti. Non può certo nascondersi dietro supposizioni inesistenti, divenute ormai intollerabili e che contengono tutti gli elementi della diffamazione, alle quali per fortuna pochi credono. Invitiamo i funzionari fatti oggetto dell’ennesimo ed inutile attacco, a valutare se ricorrono i presupposti per un’eventuale denuncia-querela. L’ex consigliere di minoranza, come al solito, viaggia a scoppio ritardato in quanto gli è sfuggito che la questione “Campus scolastico” è stata ampiamente discussa nella maggioranza consiliare, con la condivisione di gran parte della popolazione. Questo passaggio, anche stavolta è sfuggito all’ex consigliere Di Stefano, che certamente ricorderà bene le deserte assemblee da lui stesso convocate per proporre nebulosi progetti alternativi. Aggiungiamo ad onor del vero che la gara d’appalto, che l’ex consigliere cerca di boicottare, è stata bandita circa un anno fa. Hanno risposto alla gara ben 16 ditte con l’aspettativa di realizzare una nuova scuola sicura, moderna e confacente alle esigenze dei nostri figli, nonché dare una nuova e buona boccata di ossigeno alla economia cittadina attraverso posti di lavoro legati alla realizzazione dell’opera. A conclusione facciamo presente all’ex consigliere Di Stefano che anche questa vicenda, da lui vergognosamente strumentalizzata, non è frutto di improprie accelerazioni ma, al contrario, il risultato concreto di una intensa e concreta attività amministrativa messa in atto dall’Esecutivo Piccone e che non ha certo bisogno di brusche frenate come quelle che l’ex consigliere Di Stefano tenta sempre disperatamente di mettere in atto”.