Avezzano. “E` con grande soddisfazione che si prende atto della nuova rete ospedaliera approvata in Commissione sanità, in Regione, dal Centrodestra. Però subito sorgono degli interrogativi riguardo la nuova rete ospedaliera relativa sanità marsicana”, afferma il segretario avezzanese Dem, Giovanni Ceglie.
“In realtà non si è modificato nulla rispetto a quella già esistente e generato dal Centro Sinistra. Quindi un riconoscimento palese del lavoro fatto dal precedente governo regionale. Viene confermato il DEA di Primo livello per l’ospedale del capoluogo marsicano, Avezzano, e la permanenza dei PPI H24 di Tagliacozzo e Pescina”. “Ancora qualche considerazione – prosegue Ceglie – La rete ospedaliera approvata nel 2016, dal governo precedente di Centrosinistra, portò sul nostro territorio un netto miglioramento sulla sanità territoriale con il rafforzamento degli ospedali presenti: DEA di I livello per L’ospedale di Avezzano aggiunta dei servizi di emodinamica, stroke unit, parto indolore; Hospice di qualità nell’ospedale di Pescina , oltre che la conferma dei PPI con H24 nei PO di Tagliacozzo e Pescina”.
“La domanda quindi è: quale miglioramento dal nuovo Piano e quale lavoro utile per la Sanità è stato fatto secondo il Presidente della Commissione Sanità se quello che lui asserisce non è null’altro che la copia dell’esistente? E invece – si interroga il segretario cittadino del PD – quando si porteranno avanti le procedure avviate, dal Governo precedente, per la costruzione del nuovo ospedale di Avezzano, i cui fondi sono gia` stati stanziati?” (forse si aspetta che crolli il vecchio prima di cominciare, visto che il e` il primo della lista per rischio staticita` nella provincia dell’L`Aquila)”.
“Nulla di personale – chiosa – ma è sotto gli occhi di tutti la difficoltà che sta incontrando il nostro territorio nel rapporto di forza con altre città della Provincia. Invito i nostri rappresentati di maggioranza in Regione a ascoltare il territorio, a confrontarsi per trovare le migliori soluzioni a garanzia dei cittadini”.